Spari in alto ad Aprilia, le indagini dei Carabinieri non escludono nessuna pista, forse una “stesa”. Preoccupati i residenti
APRILIA – Si spara ancora ad Aprilia, Colpi di pistola esplosi da un’auto dai primi accertamenti sembrerebbe una nuova “stesa” in via Belgio. Le indagini dei Carabinieri del reparto territoriale di Aprilia sono dirette a risalire agli autori degli spari in via Belgio, quando da un’auto in transito sono stati esplosi dieci colpi di pistola. Colpi esplosi in aria, visto che dai primi accertamenti condotti dai militari dell’Arma non sembrerebbero esserci stati danni alle palazzine o alle auto parcheggiate nella zona. Un gesto identico a quello registrato qualche tempo fa quando contro il portone di ingresso di un condominio di via Belgio venne raggiunto da 9 pallottole, anche se i colpi esplosi furono ben 13. Azioni criminali che nelle ultime settimane si sono ripetuti con frequenza in città: basti pensare ai colpi di pistola contro una vettura parcheggiata tra via Danimarca e via Lussemburgo, oppure alla bomba carta esplosa sempre contro una palazzina in via Londra e all’ordigno esplosivo ritrovato in via Aldo Moro che ha reso necessario l’intervento degli artificieri. Tutti elementi che lasciano pensare che ci sia un corso una faida, uno scontro tra gruppi criminali che hanno accesso ad armi ed esplosivi.
Preoccupazione fra gli abitanti del quartiere che vivono questa situazione con tensione e preoccupazione, c’è chi sottolinea che negli ultimi trent’anni così tanti atti ripetuti nel tempo non erano mai capitati, ma più in generale è poca la voglia di parlare. Da un lato c’è forse la paura per quanto sta avvenendo, di certo però i residenti rifiutano l’etichetta di “bronx” sottolineando come gli ultimi episodi non siano avvenuti solo a Toscanini ma anche in altri quartieri di Aprilia come in via Aldo Moro e via Lazio. Sulla vicenda degli spari è intervenuta anche l’associazione Reti di Giustizia-Il Sociale contro le mafie che invita la cittadinanza a denunciare e a collaborare con le forze dell’ordine. «Si tratta dell’ennesimo atto di violenza con fini intimidatori perpetrato nel nostro territorio. Tutti episodi sintomatici – afferma Reti di Giustizia – delle criticità che caratterizzano il contesto del territorio apriliano e delle sue zone limitrofe; criticità che vengono trattate troppo spesso come un problema di “sicurezza”, solo in senso repressivo, senza alcuna analisi del contesto economico e sociale nel quale avvengono. Tutto ciò nonostante le evidenze dell’Operazione Assedio del luglio 2024 e il suo prosieguo del 12 febbraio. I fenomeni mafiosi sono fluidi, si riassestano con estrema velocità ritrovando “equilibri” basati su sopraffazioni, intimidazioni e omertà a scapito del bene comune, della giustizia sociale e della dignità umana. Pur non potendo entrare nel merito dello specifico atto criminoso, rinnoviamo l’appello a tutte le cittadine e i cittadini a parlare e denunciare alle Forze dell’Ordine e chiediamo alla parte sana della comunità, in questa fase di commissariamento, di unirsi per mettere in campo la necessaria resistenza culturale e sociale».