Latina; accumulatrice seriale alle “Vele” situazione insostenibile, crescono problemi igienico-sanitari e di sicurezza

LATINA – La situazione generata sta creando non pochi problemi agli inquilini della scala M del lotto 47, la prima delle due “vele” popolari di viale Nervi. Una donna con evidenti disturbi della personalità, un’accumulatrice seriale, sta rendendo la vita impossibile agli inquilini di uno dei popolosi condomini popolari dei “palazzoni” di viale Nervi. Dopo avere riempito all’inverosimile l’appartamento a lei assegnato, la donna ha iniziato ad accumulare oggetti di qualsiasi genere e rifiuti anche negli spazi condominiali comuni, come il corridoio delle cantine, per questo inutilizzabili dagli altri residenti, sottoscala e vano contatori, con tutti i rischi del caso, sia di natura igienico sanitaria che sul fronte della sicurezza.

Una realtà che si trascina ormai da tre anni e peggiora di giorno in giorno: non mancano esposti e denunce, la vicenda è nota alle istituzioni, ma serve l’autorizzazione del magistrato per la bonifica coattiva degli ambienti occupati dall’inquilina molesta.

I più colpiti sono gli inquilini che vivono negli appartamenti più vicini a quello assegnato all’accumulatrice seriale che, da tempo vive in condizioni impietose, condividendo l’alloggio con cani e gatti: la casa emana odori nauseabondi che raggiungono anche i piani superiori e impediscono agli altri residenti di aprire le finestre. Mesi fa, quando la situazione era precipitata, qualcuno aveva allertato le forze di polizia pensando che all’interno dell’appartamento ci fosse un cadavere: non era così, ma i vigili del fuoco non erano riusciti neppure a introdursi nella casa dopo avere percorso pochi metri del corridoio d’ingresso, per la mole di oggetti e rifiuti accatastati ovunque nelle stanze. Tant’è vero che la donna vive ed espleta i propri bisogni nel corridoio delle cantine, uno spazio di cui si è impossessata e condivide con i gatti, in condizioni igieniche impietose. Una situazione, quella del piano interrato, che preoccupa anche per la presenza dei contatori degli impianti elettrici, in un contesto di pericolo costante: basterebbe anche solo un principio d’incendio per trasformare il condominio in un inferno. Insomma, i residenti del lotto 47 auspicano una soluzione rapida, anche per la dignità della donna che si è ridotta a vivere in condizioni disumane.