Regione Lazio – Legge d’iniziativa popolare per l’assistenza psicologica promossa dalla Battisti. Il campo progressista lancia la sfida al centrodestra
Se hai un disagio psicologico attualmente non esiste un servizio di assistenza primaria gratuita: devi pagare. Se non hai i soldi non ti puoi curare.
E’ per rispondere a questo problema che questa mattina al Consiglio Regionale del Lazio è stata presentata la proposta di legge di iniziativa legislativa popolare per l’Istituzione del “Servizio di assistenza psicologica primaria”. La prima firmataria, la Consigliera regionale del Partito Democratico Sara Battisti, ha spiegato: “Siamo ricorsi alla proposta di legge d’iniziativa popolare perché da due anni chiediamo di discutere questo problema ma la maggioranza non ha mai neanche calendarizzato nella Commissione la nostra proposta”. Dopo la Battisti in calce alla proposta si leggono le firme di molti altri rappresentanti politici del campo progressista, tra consiglieri regionali e parlamentari.
Un fatto politico importante

Un fatto politico di una certa rilevanza, tanto che il capogruppo del Pd nel Consiglio Regionale, Mario Ciarla, senza infingimenti, ha ipotizzato l’inizio di questa battaglia come una base corposa sulla quale costruire l’alternativa al governo regionale. La capogruppo di Italia Viva, Marietta Tidei, non è stata meno incisiva.
E la battaglia sarà davvero impegnativa perché la vasta compagine politica che oggi ha mostrato il suo volto nella sala Mechelli della sede del Consiglio Regionale del Lazio ora deve cogliere l’obiettivo della 10.000 firme, cioè la soglia minima affinché la proposta di legge d’iniziativa popolare varchi il soglio di Francesco Rocca.
La sofferenza psichica colpisce un milione e mezzo di cittadini del Lazio
L’argomento è di quelli ineccepibili. I numeri della sofferenza psichica sono purtroppo sempre in crescita e già ora fanno spavento. La risposta del Servizio Pubblico Sanitario dev’essere all’altezza di una situazione tanto critica e che recita dati, a tutto il 2024, del seguente tenore: sono oltre 16 milioni gli italiani che soffrono di disturbi psicologici e, nel Lazio, sono un milione e mezzo. Tra questi, ovviamente, c’è tutta la gamma delle gravità: dai disagi più lievi alle malattie gravi. I disturbi più diffusi sono ansia, depressione, disturbi del comportamento alimentare. I soggetti più colpiti sono i giovani e le donne.
“La salute mentale – ha detto la Battisti – è parte integrante del diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione. È un dovere delle istituzioni offrire strumenti concreti e accessibili per la prevenzione e il trattamento del disagio psicologico, soprattutto in una fase storica segnata da profonde fragilità individuali e collettive. Con questa legge vogliamo colmare un vuoto e dare una risposta strutturale e concreta a un bisogno sempre più urgente. Questa iniziativa vuole coinvolgere le cittadine e cittadini del Lazio, per chiedere alla Giunta Rocca e a tutto il consiglio regionale del Lazio di determinare un accesso universale, gratuito e capillare al supporto psicologico di base, quale servizio fondamentale del sistema sanitario regionale”.
I firmatari della proposta di legge, oltre la consigliera regionale del Pd Sara Battisti, sono: Mario Ciarla (capogruppo Pd consiglio regionale), Daniele Leodori (segretario regionale del Pd), Marta Bonafoni (coordinatrice della segreteria nazionale del Pd), Adriano Zuccalà (capogruppo del Cinque Stelle in Consiglio Regionale), Marietta Tidei (Capogruppo di Italia Viva in Consiglio Regionale), Alessandra Zeppieri (Capogruppo del Polo progressista), Claudio Marotta (capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra), i Consiglieri del Pd: Michela Califano, Emanuela Droghei, Eleonora Mattia, Salvatore La Penna, Rodolfo Lena, Enrico Panunzi; il vice capogruppo Pd alla Camera, Paolo Ciani, l’on. Andrea Casu, l’on. Matteo Orfini, i senatori Filippo Sensi e Cecilia D’Elia; il segretario regionale dei Giovani Democratici, Kevin Bernardini.
Ma i promotori dell’iniziativa sono diversi altri, anche se non hanno potuto partecipare finiscamente alla firla della proposta di legge hanno dato la loro adesione i parlamentari del Pd: Michela Di Biase, Maria Anna Madia, Claudio Mancini, Roberto Morassut, Patrizia Prestipino ed altri.