OASII 2025 a Gaeta: Antonio Parenti: “L’acqua è carburante per le nostre aziende, fondamentale migliorare efficienza e gestione”
GAETA – Si è svolto oggi un evento importante per l’agricoltura regionale l’OASSII 2025 a cui ha partecipato il Presidente di Confagricoltura Lazio, Antonio Parenti. “Eventi come quello odierno sono fondamentali se si vuole ragionare di sviluppo e sostenibilità a lungo termine. In questa logica, la risorsa idrica e il tema del suo monitoraggio e utilizzo è dirimente anche e, soprattutto, per il settore agricolo – ha sostenuto Parenti – perché l’efficientamento della gestione, l’innovazione tecnologica e una governance più snella e adeguata alle sfide della nostra epoca sono temi che il sistema Paese deve affrontare con determinazione. Un ragionamento che vale ancor più nel Lazio, territorio nel quale i sistemi idrici integrati hanno necessità di essere modernizzati sia sotto il punto di vista infrastrutturale che di gestione. Su questo aspetto fortunatamente possiamo contare su un’attenzione costante ed evidente da parte delle istituzioni regionali, in particolar modo dell’assessore all’agricoltura Giancarlo Righini. I problemi della risorsa idrica sono numerosi, basti pensare alle perdite d’acqua che si attestano al doppio della media europea, ai pochi esempi di riutilizzo delle acque reflue, allo scarso impiego di contatori intelligenti e alla mancanza di premialità nella determinazione del costo dell’acqua in agricoltura. È evidente, quindi, la necessità di investimenti significativi – ha concluso il presidente di Confagricoltura – che consentano di passare da uno stato di crisi idrica permanente a una strategia di pianificazione e prevenzione dei danni prodotti dai cambiamenti climatici. Tra le idee da perseguire, solo per citarne alcune, dovremmo lavorare su una migliore manutenzione dei bacini e delle reti idriche, sulla realizzazione di nuovi invasi aziendali, sull’efficientamento della gestione dei Consorzi di bonifica locali e sul trasferimento di nuove tecnologie e di innovazione alle nuove generazioni di agricoltori”.