Pescavano di frodo quattro pescatori campani di anguille, sanzioni per 11mile euro e sequestro delle attrezzature

TERRACINA – Si intensificano i controlli delle guardie Vigiles Fipsas nella zona di Porto Badino e non solo, con l’approssimarsi delle festività natalizie. Sono così ‘finiti nella rete’ quattro campani sorpresi dalle guardie Fipsas sorpresi durante la notte a pescare anguille. Ammonta a circa 11mila euro la somma complessiva delle multe elevate solo nelle giornate di sabato e domenica dalle guardie ambientali Vigiles Fipsas. I controlli sono stati effettuati lungo le acque interne nel territorio di Terracina per contrastare il fenomeno della pesca di frodo.

Con l’approssimarsi, infatti, delle festività natalizie aumentano i pescatori, soprattutto quelli “in trasferta” per via delle anguille una specie tutelata e rispetto a cui c’è il divieto di pesca su tutto il territorio regionale. Quattro persone tutte provenienti dalla Campania sono state sorprese sabato notte proprio a pescare anguille. Nei loro confronti sono state elevate sanzioni per circa 3mila euro ciascuno inoltre l’attrezzatura è stata sequestrata. Sei chilogrammi di pesce sono stati immessi nuovamente in acqua. Sono stati contestati la pesca in orario notturno, pesca senza licenza e la pesca in epoca di divieto. Altri controlli sono stati effettuati poi domenica soprattutto nella zona di Porto Badino. Diverse le sanzioni elevate per pesca senza licenza e pesca a strappo.

Sequestrato anche di un “ancorotto”. Si tratta di uno strumento utilizzato per una delle più brutali tecniche di pesca. Gli arpioni si conficcano dilaniando il pesce o provocandogli ferite mortali nel caso riesca a liberarsi.

Il pescatore trovato in possesso dell’ “ancorotto” è stato chiaramente verbalizzato dalle guardie ambientali Vigiles Fipsas coordinate da Emiliano Ciotti che proseguono la loro attività sul territorio spesso anche in zone a tutela integrale come quella del vicino Parco Nazionale del Circeo.