Protocollo di intesa tra i Comuni di Sermoneta e Cisterna per la sicurezza e lo sviluppo di Doganella di Ninfa

SERMONETA – Dopo il protocollo di intesa firmato a dicembre per il funzionamento del centro anziani e per le iniziative a favore della terza età, i sindaci di Sermoneta e Cisterna, Giuseppina Giovannoli e Valentino Mantini, hanno ora sottoscritto un nuovo documento per la sicurezza e lo sviluppo dei servizi a favore della borgata di Doganella di Ninfa, che da villaggio rurale sorto negli anni Venti come quartiere generale della Bonifica pontina, oggi è diventato un importante centro agricolo dell’Agro Pontino per le coltivazioni della vite, delle olive e del kiwi, e ricade in parte nel Comune di Cisterna e in parte nel territorio di Sermoneta.
La firma è avvenuta presso il centro anziani di Doganella, alla presenza dei rappresentanti delle due amministrazioni: per Sermoneta gli assessori Nicola Minniti e Bruno Bianconi, per Cisterna gli assessori Emanuela Pagnanelli, Carlo Carletti e Andrea Santilli, oltre al consigliere comunale di Cisterna e provinciale Elio Sarracino, il parroco della parrocchia di Doganella don Rosario Barsi, Alberto Lampacrescia in rappresentanza del comitato di borgata e Giuseppe Casillo presidente dell’Aps del Centro Anziani.
Il protocollo di intesa, che ha a tutti gli effetti valore legale e normativo, prevede entro 180 giorni la redazione di un piano comunale di protezione civile di emergenza unico per tutta la borgata, la costituzione di un gruppo tecnico insieme alla protezione civile, la redazione di una mappa del sottosuolo per il monitoraggio del rischio sinkhole, l’approvazione di strumenti urbanistici attuativi e un sistema di servizi per la borgata.
«Questa è una borgata dalle grandi potenzialità e caratterizzata da una comunità laboriosa e da un associazionismo molto attivo – ha esordito il sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli – con questo secondo protocollo le amministrazioni di Sermoneta e Cisterna uniscono le forze, le risorse umane, tecniche e finanziarie per avviare una azione di monitoraggio su tutto il territorio riguardo ai cosiddetti fenomeni “sinkhole” per poter restituire alla comunità la scuola di Fondazione e l’edificio ex scuola Volpi, attualmente interdette. Queste due scuole rappresentano l’identità della borgata, ma il monitoraggio che verrà fatto sarà propedeutico anche per altri tipi di opere e servizi che vogliamo dare alla borgata. Sono fatti concreti e non chiacchiere, fatti supportati da atti amministrativi e con un percorso ben delineato».
«Il rapporto tra le nostre due amministrazioni è stato da sempre costruttivo e proficuo: questo è un elemento fondamentale per collaborare, un valore aggiunto per le nostre comunità – ha detto il sindaco di Cisterna Valentino Mantini -. Solo eliminando le distanze tra i territori si producono azioni concrete. Questa è la continuazione di un percorso che riguarda anche l’integrazione del sistema urbanistico. Il documento firmato ha un valore normativo e amministrativo, ma abbiamo bisogno delle comunità per realizzarlo».