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Carburante non a norma nei distributori: sequestrati 15mila litri. Guardia di Finanza e Agenzia delle dogane controlli congiunti nel sud pontino

GAETA – Quindici tonnellate di gasolio risultato non a norma sono finite sono sequestro in provincia di Latina, nell’ambito di un’attività di controllo sulla distribuzione e commercializzazione dei carburanti condotta dai finanzieri del gruppo di Formia e dai funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di Gaeta. L’operazione, frutto di un protocollo di intesa siglato ad aprile del 2023, è stata pianificata sul territorio per verificare il corretto assolvimento degli obblighi e il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione e per garantire la qualità del prodotto venduto e la trasparenza dei prezzi.

I militari della Guardia di Finanza e i funzionari dell’Agenzia delle dogane hanno controllato in particolare quattro distributori stradali nel sud pontino, selezionati in base a una mirata analisi di rischio, prelevando alcuni campioni di gasolio da sottoporre ad analisi di conformità del laboratorio chimico dell’Agenzia. Il risultato ha consentito di accertare la non conformità del prodotto prelevato da due dei quattro distributori oggetto delle verifiche. Gli esami hanno documentato in particolare, nei due impianti, la presenza di gasolio adulterato non idoneo alla commercializzazione. Le Fiamme Gialle e l’Adm di Gaeta hanno dunque provveduto al sequestro della cisterna interrata che conteneva 10.627 litri di gasolio per autotrazione in un distributore e altri 3.900 litri nel secondo impianto.

L’attività di controllo ha portato poi alla denuncia alla procura di Cassino di due persone, rappresentanti legati delle società coinvolte, per il reato di frode nell’esercizio del commercio. Lo stesso controllo ha poi permesso di accertare che in uno dei due distributori non erano stati correttamente esposti i prezzi al pubblico ed è scattata un’ulteriore sanzione.

La Guardia di Finanza specifica che un carburante di scarsa qualità, pur non generando da subito anomalie nel funzionamento delle auto, produce, nell’uso prolungato, effetti negativi sugli ingranaggi dei motori e accresce le emissioni di gas di scarico oltre i limiti previsti dalle normative europee. “Per questa ragione – spiega il Comando della Guardia di Finanza in una nota – gli organi di controllo mantengono l’attenzione sempre alta sul fenomeno della miscelazione fraudolenta dei carburanti, a tutela degli automobilisti e di tutti i cittadini. Il piano di intervento testimonia la stretta sinergia tra l’Agenzia delle dogane e dei monopoli e la guardia di finanza, nell’operare congiuntamente al fine di tutelare gli interessi finanziari nazionali e contrastare gli illeciti di natura penale ed amministrativa nel settore delle accise, soprattutto laddove l’utilizzo di prodotti petroliferi chimicamente alterati può comportare gravi rischi sia per l’ambiente che per la sicurezza della circolazione stradale”.