Tentate estorsioni e pestaggi a Latina: 20enne arrestato dalla Polizia. Aggredito anche il padre della vittima
Un giovane di 20 anni, già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti, anche in materia di droga, è stato arrestato dalla polizia di stato su disposizione del gip di Latina, la dott.ssa Laura Morselli, su richiesta della procura, guidata da Martina Taglione. Il provvedimento di custodia cautelare in carcere arriva al termine di un’indagine condotta dalla Squadra Mobile, che ha ricostruito una serie di gravi episodi di violenza e minacce, a partire dal luglio 2025.
Il giovane sarebbe responsabile di tentate estorsioni aggravate, lesioni personali pluriaggravate e atti persecutori.
Le indagini, ancora in corso, coinvolgono anche altri soggetti che avrebbero agito insieme al 20enne.
Secondo quanto emerso, l’arrestato avrebbe cercato in più occasioni di ottenere con la forza denaro e altri benefici – per un valore complessivo di decine di migliaia di euro – da un suo conoscente.
Alla base dei contrasti ci sarebbe la rottura di un rapporto legato al noleggio di automobili: la vittima avrebbe deciso di interrompere la fornitura per evitare problemi con la giustizia, viste le modalità d’uso delle vetture da parte del giovane.
Le intimidazioni non si sarebbero fermate alla sola vittima: a subire minacce e violenze sarebbero stati anche alcuni familiari, in particolare il padre, aggredito brutalmente a fine agosto all’interno della propria abitazione. In quell’occasione, l’uomo sarebbe stato colpito con un tubo e spruzzato con spray urticante, mentre venivano rivolte minacce di morte nei suoi confronti e in quelli del figlio.
Già nei giorni precedenti l’aggressione, la stessa abitazione era stata oggetto di atti intimidatori: un proiettile era stato rinvenuto su una finestra e il portone d’ingresso risultava danneggiato, probabilmente colpito con un’arma da taglio. Anche questi episodi sono stati ricondotti all’arrestato.
Il giudice ha ritenuto fondate le accuse mosse dalla Procura, riconoscendo anche il reato di atti persecutori: le continue minacce e le aggressioni avrebbero infatti causato nella vittima uno stato di ansia e frustrazione costanti, tale da temere per la propria incolumità e quella dei familiari.
Durante l’arresto, avvenuto presso l’abitazione del 20enne, è stato denunciato anche il fratello per oltraggio a pubblico ufficiale: avrebbe insultato pesantemente gli agenti impegnati nelle operazioni.
Le indagini proseguono per identificare gli eventuali complici coinvolti nei fatti contestati.


