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Furti e rapine, fermati quattro tunisini a Latina. Due rimpatriati

Stretta della polizia di stato su soggetti resisi responsabili di reati predatori – furti, rapine e lesioni -, nonchè sull’immigrazione irregolare e sui cittadini stranieri pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, illegittimamente presenti sul territorio nazionale.

Il piano straordinario messo in atto dalla Questura sulle zone della città ritenute di maggiore criticità ha portato all’individuazione di 4 cittadini tunisini per i quali in questi giorni sono state avviate le procedure volte al rimpatrio nel paese di origine.

I 4 soggetti irregolari e pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica in quanto pluripregiudicati con precedenti per porto abusivo di armi, rapine, lesioni, furti, si muovevano nella zona del Nicolosi e Piazza Santa Maria Goretti, dove negli ultimi giorni sono stati diversi gli interventi delle pattuglie proprio per le segnalazioni di disordini ad opera di cittadini stranieri.

Le varie situazioni verificatesi nella zona, segnalate alla Questura anche dai cittadini dei comitati di quartiere, hanno fatto sì che l’attività delle volanti si concentrasse sul rintraccio dei soggetti pericolosi ed irregolari, per l’avvio delle successive attività dell’Ufficio Immigrazione.

 Un impulso alle attività di controllo dinamico del territorio nelle zone di maggior disagio, che nei giorni scorsi ha condotto i poliziotti della squadra volante a concentrare la propria attività nella ricerca di alcuni stranieri irregolari, di origine tunisina, che si erano resi protagonisti d risse e tafferugli nel quartiere Nicolosi.

Le attività hanno portato al rintraccio di quattro cittadini, tutti cittadini di origine Tunisina con precedenti penali e di polizia.

Tre di questi, tutti irregolari, sono stati trattenuti negli uffici della Questura per l’avvio delle procedure di rimpatrio che si sono concluse per due di loro questa mattina quando, a seguito di convalida del giudice di pace competente, due tunisini sono stati accompagnati all’aeroporto di Fiumicino per essere imbarcati sul volo che li porterà direttamente al paese di origine.

Un terzo invece, per tentate di eludere le procedure di rimpatrio, si è reso protagonista di atti di tentato autolesionismo e pertanto, trasportato all’ospedale e piantonato dai colleghi, non appena dimesso sarà condotto ad un centro di permanenza per il rimpatrio per le successive attività.

 Il quarto cittadino straniero, anche lui di origine tunisina ed irregolare in quanto già destinatario di un provvedimento di espulsione nel febbraio 2024 e già arrestato in altra località per resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di coltello, è stato invece fermato due sere fa dagli agenti, che lo avevano visto scappare frettolosamente alla vista della pattuglia impegnata nell’ attività di controllo a seguito di segnalazione di una lite in zona Nicolosi.

L’uomo è stato denunciato dagli agenti in quanto ha tentato di resistere all’intervento dei poliziotti ed è stato trovato in possesso di un coltello ed a margine dell’attività di polizia giudiziaria sono state avviate le procedure di rimpatrio da parte dell’Ufficio immigrazione.

Lo straniero nella giornata di ieri è stato infatti accompagnato presso il centro di permanenza per il rimpatrio di Bari dove saranno poste in essere le procedure successive dirette all’accompagnamento nel paese di origine.