Regione Lazio finanzia 9 domande di apicoltori della provincia di Viterbo per circa 60mila euro
L’assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, in relazione al Bando “Ocm miele” per l’anno apistico 2023/2024, ha approvato la determina con la quale si provvede ad una rimodulazione interna delle risorse assegnate dal Masaf al fine di finanziare tutte le domande ritenute ammissibili.
“In totale, quindi – si legge in una nota della Regione Lazio -, sono state finanziate 90 domande di aiuto per un importo di circa 450mila euro”. Nello specifico sono state sovvenzionate 6 domande di Università, Istituti di ricerca e Associazioni apistiche per circa 69.000 euro; 29 domande di apicoltori della provincia di Roma per circa 135.000 euro; 24 domande di apicoltori della provincia di Frosinone per circa 74.000 euro; 17 domande di apicoltori della provincia di Viterbo per circa 81.000 euro; 9 domande di apicoltori della provincia di Latina per circa 60.000 euro e 5 domande di apicoltori della provincia di Rieti per circa 26.000 euro.
“Siamo estremamente soddisfatti – dichiara nella nota l’assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini – di essere riusciti a finanziare tutti i progetti ritenuti idonei grazie a un’accurata gestione delle risorse e a un ottimo lavoro della direzione agricoltura. Si tratta di un importante segno di attenzione verso un settore che nell’ultimo anno ha dovuto fare i conti con una congiuntura sfavorevole dovuta a diversi fattori a partire dai cambiamenti climatici che ha causato un forte calo della produzione di miele”.
Le azioni che sono state finanziate hanno le seguenti finalità: incrementare il grado di resilienza e professionalità del settore apistico, favorendo la diffusione di conoscenze tecniche volte, in particolare a combattere in modo efficace le patologie e gli aggressori dell’alveare; contrastare le cause di cali della produttività e la mortalità delle api, attraverso l’introduzione di innovazioni tecnologiche in azienda finalizzate anche a migliorare la capacità di adattamento degli alveari ai cambiamenti climatici, e a favorire la pratica del nomadismo, per incrementare e valorizzare l’utilizzo delle risorse nettarifere anche nelle aree marginali; favorire l’aggregazione tra gli operatori per migliorare la competitività e l’orientamento al mercato; promuovere la conoscenza del settore, della filiera e dei prodotti e valorizzare il miele di qualità per diffonderne la conoscenza presso il mercato e il consumatore, anche attraverso azioni di informazione e promozione.
È stato, infine, deciso di prorogare al 30 giugno 2024 la data per la realizzazione e la conclusione degli investimenti ammessi e di prorogare al 7 luglio 2024 la data per la presentazione delle domande di pagamento.