Picchia e rapina proprietaria alimentari a Fondi, arrestato 35enne

 

La polizia di Fondi ha arrestato, in flagranza di reato, un cittadino pakistano, 35enne, con precedenti penali, responsabile di rapina aggravata e tentato furto.

L’uomo, senza fissa dimora, poco prima si era introdotto all’interno di un esercizio commerciale di generi alimentari ubicato nel centro di Fondi e sferrando, un pugno alla titolare, una donna di 50 anni che è caduta in terra stordita, aveva prelevato il denaro dalla cassa.

Non pago del gesto, gettava a terra la merce in esposizione, tutto sotto gli occhi atterriti del figlio dell’esercente, di soli undici anni, presente a tutte le fasi di consumazione del reato, iniziando a colpire la donna esamine ed il figlio, lanciando loro alcuni ortaggi in vendita e accanendosi subito dopo sulla vittima con dei pugni che, per sottrarsi alla furia del rapinatore, era fuggita in strada.

Allontanatosi del negozio, ha fatto rientro immediatamente dopo per picchiare ulteriormente la povera titolare, che ancora non si era completamente ripresa dalla prima aggressione ed in seguito si è scagliato quindi contro una cliente, tentando di strapparle il telefono cellulare che teneva in mano, ma senza riuscirci.

Solo all’arrivo di alcuni clienti il rapinatore si dava alla fuga. A chiamare il numero unico di emergenza è stato il giovane figlio della donna, il quale, all’arrivo celere della Volante, ha rappresentato ai poliziotti di aver ripreso le varie fasi dell’episodio con il proprio telefonino. Prestate le prime cure del caso alla donna, anche quest’ultima ha raccontato agli agenti l’accaduto in maniera dettagliata, aggiungendo che solo pochi giorni prima lo stesso soggetto, sotto la minaccia di un bastone, si era appropriato di un pacchetto di patatine e solo grazie alle urla della donna che avevano attirato un passante in quel frangente si era dato alla fuga.

Ottenuta la descrizione dell’uomo gli investigatori, seguendo la direzione di fuga indicata dai testimoni, lo hanno rintracciato e arrestato.

Raccolta la denuncia e le testimonianze, con l’acquisizione del video girato dal figlio della vittima, l’arrestato è stato condotto presso il carcere di Latina, come disposto dall’autorità giudiziaria.