Il picco dell’influenza arriva nel Capoluogo pontino, farmacie prese d’assalto, decine di persone in coda

LATINA – Che il picco dell’influenza si sarebbe avuto a Natale lo avevano annunciato gli esperti, e così è stato: decine e decine di persone in coda, stordite dalla febbre, con sintomi che andavano dai problemi all’apparato respiratorio, alle artralgie, fino alle mialgie e alle bronchiti, passando per febbre e mal di gola. Tutti malesseri tipici sia dell’influenza sia del Covid-19. E allora tutti in fila, all’esterno delle uniche (due) farmacie aperte nel giorno di Santo Stefano, sono state prese d’assalto per acquistare i farmaci necessari a debellare l’influenza, ma anche per procurarsi un tampone necessario (se negativo) per sedersi a tavola e festeggiare il Santo del 26 dicembre.

Il Coronavirus ormai non fa più paura, l’incubo pandemia è soltanto un ricordo, ma la corsa al tampone che è andata in scena ieri mattina ci ha fatto tornare indietro nel tempo, a circa due anni fa quando durante le feste natalizie i presidi sanitari della provincia venivano presi d’assalto per ottenere il pass (chiamato tampone negativo) per poter accedere a pranzi, cene e feste di ogni genere. In molti, però, a differenza di due anni fa (quando si attendeva il proprio turno per farsi fare il test direttamente dall’operatore) stavolta hanno preferito acquistare il tampone direttamente al banco e farselo tranquillamente a casa propria. Niente a che vedere, insomma, con l’epoca Green pass, quando il lasciapassare verde era necessario anche per andare a lavorare. Ma un tampone negativo, ieri, è stato utile per godersi il terzo giorno di festa di questo Natale 2023. Non solo tamponi, come detto. Ma tante le richieste di farmaci: in particolare tachipirina, spray per gola e naso, e sciroppo per la tosse.