* PRIMO PIANOCronaca

Aggredisce l’ex 3 volte in 1 mese a Formia, ora è in carcere. Ma si poteva fare di più? 

Ha rapinato e intimorito la ex compagna lo scorso 18 ottobre e, un mese dopo, nonostante la misura del divieto di avvicinamento disposta a suo carico, è stato arrestato altre due volte in pochi giorni per averla aggredita.

Una storia infinita che si è però conclusa con l’arresto del 29enne, originario di Formia, che oggi si trova nel carcere di Cassino. Martina (il nome è di fantasia per tutelarne la privacy), una 35enne di Formia, poteva essere un’altra Giulia Cecchettin? La ragazza uccisa dall’ex in Veneto.

L’intervento doveva essere più immediato e solo per un caso la giovane è rimasta illesa? È giusto intervenire con la misura cautelare in carcere solamente al terzo episodio? Domande che non hanno una risposta certa.

Ma partiamo dall’inizio. L’uomo, lo scorso 18 ottobre, aveva messo a segno una vera e propria rapina all’interno dell’abitazione della sua ex, una 35enne di Formia.

La ragazza era rimasta ferita ed era stata ricoverata all’ospedale “Dono Svizzero” di Formia. Le immediate attività di indagine hanno permesso ai militari della stazione di Formia di ricostruire la dinamica dei fatti e trarre in arresto in quasi flagranza l’uomo, a cui è stata comminata la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, con l’applicazione del così detto braccialetto anti-stalking.

Ciò non è bastato a frenare l’istinto violento e persecutorio dell’uomo nei confronti della donna e il 10 novembre è stato nuovamente arrestato dai militari che sono intervenuti e hanno bloccato il giovane nelle immediate vicinanze dell’abitazione  della vittima, in palese violazione delle prescrizioni a cui era sottoposto.

Pertanto, l’autorità giudiziaria di Cassino comminava al 29enne la misura cautelare custodiale personale degli arresti domiciliari, che il predetto violava lo scorso 22novembre e che solo grazie ad una articolata e congiunta attività di ricerca da parte dei carabinieri è con il rintraccio e l’arresto del 29enne, che è stato fermato di rientro dalla regione campana a poche centinaia di metri dalla stazione Ferroviaria di Minturno.

La magistratura di Cassino concordando con quanto ha ritenuto opportuno aggravare la misura in corso, disponendo a suo carico la misura cautelare presso il carcere di Cassino.