L’incontro ‘a distanza’ tra l’immunologo di Sezze Le Foche e l’agente che l’ha salvato 

Francesco Le Foche, l’immunologo, originario di Sezze, brutalmente aggredito giovedì scorso nel suo studio medico in via Po, a Roma, ha incontrato a distanza l’uomo che gli ha salvato la vita: Manuel Basile, l’agente di polizia intervenuto sul posto. “Ringrazio Manuel a distanza, io non lo conosco. Ho telefonato al ragazzo e gli ho chiesto di incontrarlo perché mi ha salvato la vita quindi io gli sarò grato a vita. Per cui gli ho detto: ‘Ti ringrazio per quello che hai fatto’. Era in borghese – da quello che mi hanno detto – e quindi ha ascoltato, sentito, che c’erano delle cose che non andavano al mezzanino e si è precipitato all’interno…”, ha detto Le Foche a Manuel nel corso di un collegamento in esclusi con Pomeriggio Cinque. Nel corso della trasmissione di Myrta Merlino il professore, volto noto e spesso in televisione nel corso della Pandemia da Covid-19, ha detto di “stare meglio” grazie ai medici del Policlinico Umberto I che si stanno prendendo cura di lui. E ha ricondotto l’aggressione subita a un “problema culturale”.