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Latina, officina Cotral per la riparazione dei bus utilizzata per aggiustare auto private. Scoperto anche furto di carburanti

LATINA – Un’indagine interna dell’azienda regionale dei trasporti ha smascherato otto dipendenti, attraverso telecamere nascoste nel deposito di Latina, che riprendono la banda dei furti nella zona industriale.

L’officina del deposito Cotral di Latina, infatti, è finita al centro di uno scandalo interno alla Compagnia Trasporti Laziali. Otto dipendenti infedeli sono stati sospesi a margine di un’indagine interna che ha smascherato i loro traffici illeciti all’interno della struttura destinata al pubblico servizio. I meccanici addetti alla manutenzione degli autobus infatti avrebbero utilizzato l’officina aziendale per riparazioni di vetture private, sia dei colleghi che quelle di persone esterne. Inoltre alcuni di loro sarebbero anche responsabili di furti di gasolio e additivi dalle cisterne installate nella rimessa.

I vertici di Cotral hanno fatto ricorso a un’agenzia di investigazioni private per verificare l’origine di una serie di anomalie registrate nella gestione dell’officina, specie nelle tempistiche per le riparazioni degli autobus destinati al trasporto pubblico extraurbano. Una serie di sospetti alimentati anche da esposti anonimi che illustravano la realtà trapelata in parte proprio attraverso l’indagine interna, i cui effetti potrebbero anche produrre risvolti penali per i dipendenti coinvolti, otto in tutto tra meccanici, capotecnici e persino il responsabile dell’impianto. Tutti i soggetti coinvolti rischiano di perdere il posto di lavoro.

Fondamentali per le indagini sono risultate le telecamere nascoste, vere e proprie microspie, attraverso cui l’azienda regionale del trasporto pubblico ha scoperto che l’officina del deposito di Latina, era stata trasformata a tutti gli effetti in un’officina meccanica privata. I tempi di riparazione dei bus e la loro manutenzione subivano ritardi evidenti perché i meccanici utilizzavano la struttura Cotral per riparare automobili private, quindi impiegando le strumentazioni dell’azienda. In alcuni casi i bus venivano spostati dall’officina per le riparazioni delle vetture dei colleghi, ma non sarebbero mancate le circostanze in cui nella rimessa venivano fatte entrare vetture di persone esterne. Inoltre le videocamere hanno ripreso alcuni dipendenti nell’atto di sottrarre carburante e additivi anti inquinamento per i mezzi pesanti alimentati a gasolio, riempiendo taniche dai rubinetti delle cisterne installate all’esterno dei capannoni aziendali.

FOTO DI REPERTORIO