Onore a Vincenzo D’Amico laziale vero. A Latina camera ardente e cerimonia in Chiesa

 

“Chi non tradisce diviene immortale. Onore a Vincenzo vero laziale”. E’ lo striscione lungo una decina di metri e scritto a caratteri cubitali con cui gli ultras della Lazio, all’esterno della Chiesa della Gran Madre di Dio, a Ponte Milvio, hanno dato l’ultimo saluto a Vincenzo D’Amico quando è stato portato fuori il feretro, portato a spalla da compagni di squadra di D’Amico, tra cui Bruno Giordano, e da figli di calciatori che militavano con lui nel club biancoceleste e già scomparsi. Un lungo applauso in chiesa aveva chiuso la cerimonia religiosa, applauso che poi si è ripetuto all’esterno, accompagnato dai cori degli ultras ed anche dai colori sociali del club diffusi nell’aria da alcuni fumogeni. Il feretro è poi stato portato a Latina dove è stata aperta una camera ardente intorno alle 13. Domani, mercoledì 5 luglio, alle 10 è invece prevista la cerimonia nella Chiesa di Santa Maria Goretti. Questo pomeriggio, nonostante il gran caldo, la camera ardente è stata subito presa d’assalto da tanta gente, desiderosa di tributare l’ultimo saluto al proprio campione che più di tutti, nel mondo del calcio, ha portato in alto il nome di Latina in giro per l’Italia.