Ucciso a calci e pugni dal compagno di cella. Vittima un brasiliano 43enne

VELLETRI – E’ stato aggredito a calci e pugni nella sua cella. Così è morto Marcos Schinco, cittadino brasiliano di 43 anni, ucciso dal suo compagno di cella, un detenuto italiano di 26 anni, Federico Brunetti, con problemi psichiatrici, che è stato poi arrestato e collocato in isolamento.

La vittima era da tempo residente a Latina e proprio nel capoluogo era stata arrestata in diverse occasioni, ne 2015, nel 2016 e poi nel 2017, quando, in stato di ebbrezza, aveva aggredito dei poliziotti. Il suo ultimo arresto, per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, era avvenuto a Latina.

Nell’ultimo episodio che gli era costato l’arresto, Marco Schinco si era reso protagonista di una lite con alcuni tossicodipendenti al Parco San Marco e si era poi scagliato contro gli agenti della volante danneggiando anche un’auto di servizio. Per questa ragione era stato arrestato per resistenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale.

L’omicidio si sarebbe consumato nel pomeriggio di lunedì 19 giugno nella casa circondariale di Velletri. Nonostante l’intervento degli agenti della polizia penitenziaria, per Marcos Schinco non c’è stato nulla da fare. Colpito violentemente con calci e pugni dal 26enne romano con cui condivideva la cella, è morto sul colpo. Affidate le indagini agli agenti di polizia penitenziaria, nella casa circondariale dei Castelli Romani sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Velletri che hanno eseguito i rilievi scientifici.