Cisterna di Latina sotto chock dopo l’omicidio della poliziotta: Carpineti viveva lì. Disposta autopsia su corpi

Si è svegliata sotto chock Cisterna di Latina nel day after dell’omicidio di Pierpaola Romano, la poliziotta uccisa giovedì a Roma con tre colpi di pistola sparati da un collega con cui aveva avuto una relazione. Perché proprio Cisterna, a pochi chilometri da Latina, era il luogo che Massimiliano Carpineti, l’agente di polizia di 48 anni che ha ucciso la collega, aveva deciso di vivere. L’uomo era originario di Cori. Su entrambi i cadaveri è stata disposta l’autopsia. L’accertamento è stato disposto dalla procura di Roma per chiarire l’esatta dinamica dell’omicidio-suicidio. Non è escluso, inoltre, che nei prossimi giorni i magistrati di piazzale Clodio e gli investigatori della Squadra Mobile della polizia possano sentire nuovamente testimoni e abitanti del palazzo di via Rosario Nicolò, tra Torraccia e San Basilio, dove la donna di 58 anni abitava, per ricostruire nei dettagli i momenti che hanno preceduto l’omicidio.