Ex “Al Karama: un nuovo centro di autonomia abitativa

Protocollo d’intesa tra il Comune di Latina e l’Associazione 21 Luglio per famiglie in emergenza abitativa.

In via Monfalcone, nell’area di Borgo Bainsizza, verrà inaugurato  un nuovo centro di Autonomia abitativa non monoetnico: dell’ex campo di insediamento rom di Al Karama, andato a fuoco nel luglio del 2022,  non resteranno tracce.

È quanto stabilito nel Protocollo d’intesa tra il Comune di Latina e l’associazione 21 Luglio ETS , rappresentati dal Commissario Straordinario Carmine Valente e Carlo Stasolla.

Oggetto della collaborazione, a titolo gratuito, prevista dall’accordo è la realizzazione nei prossimi mesi di un Centro di Autonomia Abitativa riservato a famiglie, italiane e straniere,in condizione di emergenza abitativa. Nel nuovo centro potranno tornare anche le comunità rom dell’ex Al Karama, al momento nella struttura ex Rossi. 

Il campo rom di Al Karama andato a fuoco.

In tale ottica l’accordo prevede l’intervento dell’associazione 21 Luglio per  affiancare il servizio welfare del Comune nel definire regole chiare, percorsi di inclusività e comunicazioni con le famiglie rom che saranno le prime, secondo I criteri socio- economici, ad accedere alla nuova struttura con permanenza di tempi certi e con progetti individuali concordati.

L’associazione ha poi definito,con il Comune di Latina, un “Regolamento per l’accoglienza temporanea delle famiglie ex Al Karama in area attrezzata con moduli abitativi provvisori sino al suo superamento “. Il documento regola i requisiti di accesso e le modalità  di accoglienza temporanea presso l’area attrezzata denominata “Nuovo Al Karama”.

«Siamo di fronte a un vero cambiamento- dichiara il Commissario Carmine Valente- condiviso con l’Associazione 21 Luglio, perché nel pieno rispetto della normativa europea e nazionale, a Latina non ci sarà più un centro monoetnico ma un’area per famiglie che vivono in condizioni di disagio abitativo.  Il regolamento che stiamo per adottare consentirà alle famiglie che si trovano in condizioni di fragilità e di disagio economico, attraverso strumenti di partecipazione, di coprogrammazione e di sostegno che il Comune metterà in campo,di vivere finalmente una vita partecipativa e sociale a tutti gli effetti».

«Per la comunità di Latina si è davanti ad una svolta e per le famiglie rom che da 30 anni, in condizioni socio-sanitarie estreme, vivono nel capoluogo pontino,si aprono prospettive di inclusione verte, reali e sostenibili», il commento di Carlo Stasolla di Associazione 21 Luglio.