“Ha ucciso per gelosia”: questo il movente dietro all’omicidio di Latina. Fermato il carabiniere.

È stato sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio e tentato omicidio Giuseppe Molinaro, il carabiniere che ieri ha ucciso a bruciapelo il 66enne Giovanni Fidaleo – direttore d’albergo a Suio Terme, frazione di Castelforte, in provincia di Latina – e ferito gravemente una donna di 31 anni poi ricoverata in codice rosso al Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Lo spiega in una nota la procura di Cassino che ricostruisce l’episodio avvenuto ieri pomeriggio.

Il militare – in servizio presso la stazione carabinieri Carinola (CE) dal mese di agosto 2022, in licenza straordinaria per gravi motivi di salute dal 22 febbraio -, si è recato a bordo della propria autovettura presso l’hotel Nuova Suio, sito a Castelforte (LT) località Suio, dove aveva mortalmente attinto con 4 colpi d’arma da fuoco (di cui 3 tra addome e torace e 1 sulla mascella destra), Fidaleo, gestore della citata struttura alberghiera, nonché gravemente ferito con 2 colpi d’arma da fuoco (di cui 1 all’addome e 1 altezza seno sinistro) la 31enne dipendente di un’azienda privata. “Da una preliminare ricostruzione – si legge nella nota -, il movente del gesto è da ricondurre alla gelosia nutrita dal militare nei confronti della donna, con la quale ha avuto una relazione sentimentale recentemente terminata”.

All’esito degli accertamenti tecnici effettuati sul posto, sono stati sottoposti a sequestro i locali dell’albergo per i successivi rilievi specialistici da parte del Ris di Roma(balistica), la pistola d’ordinanza e l’autovettura (Ford Focus) del militare, 7 bossoli esplosi calibro 9 PB, 3 frammenti di ogive, 1 spranga di alluminio, varie tracce di natura ematica, 1 dvr del sistema di video sorveglianza della struttura ricettiva verosimilmente non funzionante e 3 telefoni cellulari (di cui 1 appartenente a personainformata sui fatti). Al militare sono state ritirate cautelativamente in via amministrativa ulteriori armilegalmente detenute presso la sua abitazione. La salma è stata trasportata presso l’ospedale di Cassino per il successivo esame autoptico. La donna è stata sottoposta ad intervento chirurgico (per scoppio dell’intestino tenue e dell’intestino crasso e lesioni dell’ala iliaca destra) ed è attualmente ricoverata in terapia intensiva con prognosi riservata presso Policlinico Gemelli dove era stata trasportata a mezzo elisoccorso poco dopo la sparatoria. Il militare, che ha ammesso le proprie responsabilità in sede di interrogatorio, è stato associato presso il carcere militare di Santa Maria Capua Vetere (CE).