Gaeta e Latina, due “pontine” in finale per la Capitale della cultura 2026
Tra le dieci città in corsa per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2026, due sono della provincia di Latina: le città di Latina e di Gaeta, sono finaliste rispettivamente con i progetti “Latina bonum facere” e “Blu, il clima della Cultura”.
Lo ha deciso il ministero della Cultura che questa mattina ha reso nota la selezione dei dieci progetti, tra i 16 pervenuti, che accederanno alla fase finale. “C’è tanta soddisfazione ed entusiasmo”, ha detto il sindaco di Gaeta, Cristian Leccese, ad Agenzia Nova.
“Blu, il clima della Cultura” è un progetto “che avrà una ricaduta territoriale – ha sottolineato -. Questa, infatti, non è solo la candidatura di Gaeta ma di un territorio che va da Sabaudia a Minturno, e risale fino alla cosiddetta Valle dei Santi. Un progetto che accomuna 24 Comuni ufficialmente e ha un respiro molto ampio” e che “punta – ha aggiunto Leccese – a trasformare il territorio in un’ottica di unitarietà e sistema, per trasformare un territorio, che non ha nulla da invidiare alle altre aree turistiche italiane ed europee, in un brand nazionale e internazionale della cultura”.
Soddisfazione per il risultato raggiunto è stata espressa anche dal sindaco di Latina, Matilde Celentano. “Esprimo tutta la mia soddisfazione per questa bellissima notizia – ha commentato -. Un progetto al quale ho creduto fermamente, insieme all’assessore all’Urbanistica, Annalisa Muzio, sin dai primi giorni d’insediamento. Il risultato è frutto dello straordinario lavoro che abbiamo affidato all’architetto Daniela Cavallo, dell’agenzia PG&W, che in pochissimi giorni è riuscita a svelare le unicità di Latina in un dossier che si è rivelato strategico ai fini del concorso e non solo. Perché, come abbiamo sempre sostenuto, il lavoro dell’architetto Cavallo è una guida preziosa per la crescita culturale della città, sulla quale l’amministrazione comunale che rappresento sta investendo moltissimo. Sono anche lieta per il risultato raggiunto dalla città di Gaeta, segno inequivocabile delle potenzialità che la nostra provincia è in grado di esprimere”, ha concluso Celentano.
Tra le altre finaliste ci sono le città di Agnone (Isernia); Alba (Cuneo); L’Aquila; Lucera (Foggia); Maratea (Potenza); Rimini; Treviso e l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena). Le finaliste verranno convocate i prossimi 4 e 5 marzo per le audizioni pubbliche. Sarà questa l’occasione per ogni candidata di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli.
La proclamazione della Capitale italiana della Cultura, poi, si terrà entro il 29 marzo 2024 e la città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di un milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. Il finanziamento permetterà di tradurre le idee in azioni concrete, dando vita a un programma annuale per esporre la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo della vincitrice.