Il conflitto si allarga in Lega: la luna di Miele è finita?
La Lega è un campo di guerriglia. Il conflitto si amplia in provincia di Latina, passando in pochi giorni da Terracina a Latina: dalla revoca assessorile per Sara Norcia, difesa a spada tratta a suon di comunicati, reazioni social di associazioni e centinaia di cittadini su gruppi e pagine di Facebook e Instagram, alla possibile sfiducia di Vincenzo Valletta, volto storico del Carroccio da 13 anni, capogruppo della Lega al Comune di Latina.
Quest’ultimo ha preso il toro per le corna, come la sua collega Norcia, ed è uscito allo scoperto dopo un paio veline velenose tese a macchiare la sua credibilità e onorabilità politica.
“Chiedo formalmente ai consiglieri Censi, Cochi e Belvisi di esprimere pubblicamente e senza ambiguità se condividono quanto riportato dagli organi di informazione, se esista realmente una lettera di sfiducia o altre iniziative in tal senso e quali sarebbero le motivazioni politiche che li avrebbero portati a tale scelta. È irrispettoso apprendere notizie di tale rilievo attraverso la stampa anziché tramite un confronto franco e leale”, è l’accusa di Valletta.
Pare che il vertice del gruppo consiliare ci sia stato eccome, al termine del quale la Lega avrebbe dovuto confermare la fiducia proprio in Valletta.
Il silenzio è roboante sulla Lega a Latina – e forse! – a discapito di Valletta, primo dei non eletti nel collegio plurinominale Lazio 2 per la Camera dei deputati.
Grane gigantesche e consensi in calo a “casa Durigon”, il potente vicesegretario della Lega che ha affidato il suo fortino a un’altra sua creatura: Giovanna Miele, la quale ha assistito prima agli addii in primis del consigliere della Lega, Angelo Tripodi, e della sua “pupilla” Federica Felicetti, già vicesindaco di Cisterna di Latina, ex consigliere alla Provincia di Latina e attuale consigliere comunale di opposizione, fino alle dimissioni di Franco Cardinale da consigliere comunale di Fondi, già consigliere provinciale e candidato alle europee per la Lega proprio con la Deputata.
Miele non è, però, riuscita a risolvere neanche le “guerriglie” su Terracina e Latina, dove Norcia e Valletta sono stati quasi scaricati dal partito nonostante entrambi siano legati da un curioso aneddoto elettorale: infatti, il politico di Latina e la politica di Terracina, oltre a essere state le colonne portanti della vincente componente elettorale di Tripodi, sono stati determinati per il seggio pontino della Lega alle regionali 2018 e 2023 a suon di migliaia di preferenze personali.
Eppure, il benservito è a un passo.
La Deputata, catapultata da Durigon a pochi mesi dalla sua unica candidatura in Lega, è nota per essere stata “leale, ma non fedele” in occasione della rivincita cercata da Vincenzo Zaccheo, storico sindaco di Latina e candidato come indipendente per il centrodestra su indicazione della Lega e spinta degli ex An, dall’allora capogruppo regionale Angelo Tripodi all’europarlamentare Matteo Adinolfi a Vincenzo Valletta e tanti altri.
La destra era a un passo dalla vittoria del suo leader Vincenzo Zaccheo: il candidato sindaco risultò vicinissimo al 50% al primo turno delle elezioni comunali 2021 e 2022, dopo l’annullamento del voto in 22 sezioni per presunti “brogli” elettorali da parte della magistratura amministrativa sia al Tar sia al Consiglio di Stato.
Riecheggia ancora la presentazione dell’allora candidata al consiglio comunale per la Lega Giovanna Miele, speranzosa di essere la futura sindaca di Latina, assieme al suo compagno di viaggio Massimiliano Carnevale, diventato poi vicesindaco di Latina dopo essersi “leccato le ferite”, si fa per dire, alle regionali 2023.
“Siamo leali al candidato sindaco del centrodestra, leali alla colazione ma non necessariamente fedeli”, disse la futura deputata Miele, presentandosi con la Lega alle comunali 2021 e vantando una sola esperienza consiliare con Forza Italia.
Tanti furono i voti disgiunti da alcuni candidati consiglieri per il centrodestra, determinanti per far svanire il ritorno di Zaccheo sin dal primo turno delle comunali 2021.
Da lì a pochi mesi Miele arrivò a sorpresa in Parlamento a discapito di tanti delusi e volti storici del Carroccio, a partire da Valletta che veste i panni del militante da 13 anni e che ora potrebbe sbattere il portone della Lega dalla porta principale.
Addii e strappi politici continuano segnare la storica cavalcata della Lega nella “casa politica” di Durigon a quasi tre anni dall’elezione alla Camera dei deputati di Giovanna Miele, la cui luna di miele sembra vicina alla fine.



