Omicidio a Latina, la donna fermata è la ex badante 63enne della vittima
I poliziotti della Squadra Mobile, intervenuti nella mattinata di ieri presso l’abitazione di A.R. in Via Muzio Scevola dove è stato trovato il corpo senza vita della vittima, si sono immediatamente messi al lavoro per individuare l’assassino. Al temine di un minuzioso sopralluogo dell’abitazione, condotto insieme agli specialisti della Polizia Scientifica e a cui ha partecipato anche il PM, dr.ssa Martina Taglione, sono stati raccolti una serie di elementi rivelatisi poi utili per i successivi riscontri.
Sono state quindi avviate una serie di attività investigative tradizionali, quali l’escussione di numerosi testimoni, accompagnate da indagini di natura tecnica. Sulla scorta delle dichiarazioni assunte dalle persone vicine alla vittima, affetta da una grave patologia invalidante, le indagini sono state indirizzate nei confronti di una donna, che per pochi mesi aveva saltuariamente svolto le mansioni di badante in casa della vittima.
Dopo aver sentito tutti gli altri testimoni, è stata escussa la donna successivamente fermata, la quale tra l’altro presentava una fasciatura a un dito della mano, riferendo di essersi ferita il giorno precedente durante il lavoro di addetta alle pulizie in un negozio.
La stessa però forniva dichiarazioni gravemente indiziarie e discordanti con quelle rese dagli altri testimoni e con quanto emerso dai riscontri effettuati, che hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di adottare un provvedimento restrittivo.
Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati anche alla ricostruzione del movente del folle gesto.



