Maxi operazione della guardia di finanza a Ponza e Ventotene contro lavoro sommerso e droga
Nel periodo dell’anno in cui il flusso turistico si fa più pressante, si sono intensificati a Ponza e Ventotene i controlli da parte della guardia di finanza.
L’operazione si è svolta sia via mare che a terra, e rientra nel più ampio dispositivo volto a garantire la sicurezza economico-finanziaria e il rispetto della legalità in un’area particolarmente interessata dall’afflusso turistico stagionale.
In particolare, avanza senza sosta l’attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, con controlli rafforzati nelle ultime settimane di luglio.
L’attività ha interessato non solo le aree a maggiore afflusso turistico e i porti di attracco di entrambe le isole pontine, ma in chiave preventiva e di presidio del territorio, anche il punto di imbarco della città di Formia, grazie a una sinergica collaborazione tra i militari della Tenenza di Ponza e le unità cinofile del Gruppo di Formia.
Inoltre, su entrambe le isole l’attività congiunta, sia con il supporto del contingente ATPI che delle unità cinofile, ha portato all’identificazione di 10 soggetti di cui 4 di età compresa fra i 25 e 45 anni segnalati alle competenti Prefetture (Napoli, Caserta e Latina) per detenzione di sostanze stupefacenti (hashish e cocaina) per uso personale successivamente sequestrata.
Inoltre, al fine di assicurare il pieno rispetto della normativa tributaria e giuslavorista, l’attività dei finanzieri è stata rivolta anche a diverse realtà economiche isolane, mediante verifiche effettuate nei confronti di soggetti economici operanti nei settori alberghieri, della ristorazione, della somministrazione di alimenti e bevande nonché del noleggio da diporto.
In particolare, venivano individuati e segnalati all’Ufficio competente 6 lavoratori impiegati irregolarmente presso un cantiere edile e due ristoranti.
Incisiva anche l’attività di polizia in mare, prerogativa esclusiva della componente aeronavale del Corpo e svolta nel più ampio dispositivo di potenziamento presso le località a più alta vocazione turistica voluto dal Comando Generale della Guardia di Finanza d’intesa con il Ministero degli Interni.
Il capillare e strutturato dispositivo ha assicurato, come di consueto, la presenza degli assetti navali al fine di garantire all’utenza del mare il corretto svolgimento delle attività da diporto e turistico ricreative nelle acque prospicienti le Isole ponziane e lungo il litorale del sud pontino. In particolare, sono state sottoposte a controllo di “polizia in mare” 91 imbarcazioni dai quali ne è scaturita l’identificazione di 338 persone (di cui 33 gravate da precedenti di polizia), rilevando altresì irregolarità alle norme che disciplinano la nautica da diporto ed in materia di lavoro nero per prestazioni lavorative a bordo delle imbarcazioni non dichiarate secondo la normativa vigente.



