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Desirèe in aula a Latina davanti al femmicida, “disse’faccio una strage'”

È iniziata questa mattina, nel tribunale di Latina, la deposizione di Desirèe Amato, nell’ambito del processo che vede imputato il suo ex fidanzato Christian Sodano, il finanziere ventottenne che ha ucciso la madre e la sorella della giovane a colpi di pistola nella loro abitazione nel quartiere San Valentino, a Cisterna di Latina.

Nel corso dell’audizione la ragazza, protetta da un separé per non vedere Sodano, ha ricostruito piangendo i fatti di quel 13 febbraio scorso. Ascoltata dal pm, Desirèe ha raccontato che la sera prima della morte della madre e della sorella Sodano aveva dormito a casa loro per la prima volta: questo perché la notte antecedente lei aveva manifestato la sua intenzione di lasciarlo, e lui era rimasto lì perché si era fatto tardi e, dunque, la ragazza aveva pensato di concludere la discussione il giorno dopo.

Desirèe ha raccontato di averlo conosciuto nel 2023, e dopo i primi due mesi di relazione ad ottobre c’era stato il primo litigio perché aveva pensato di lasciarlo. La giovane ha raccontato che era “possessivo”, e che una volta si era arrabbiato perché doveva andare ad un compleanno di una sua amica a Milano.

Dopo un litigio sotto casa dello zio, da allora avrebbe iniziato a mandarle messaggi minatori come “Ogni scelta ha una sua conseguenza” oppure “Domani faccio una strage”.