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La Johnson & Johnson Italia di Latina terza nella classifica sull’eccellenza dell’ambiente di lavoro e del clima aziendale

Un prestigioso risultato riconosciuto alla Johnson & Johnson Italia di Latina che è al terzo posto nella certificazione “Best Workplace fo Blue Collar 2024” di Great Place to Work che premia l’eccellenza dell’ambiente di lavoro dei lavoratori.  La classifica, denominata Best Workplaces for Blue Collar 2024, premia le prime 15 aziende tra 50 organizzazioni attive in dieci diversi settori ed è basata sulle opinioni di oltre 10.000 operai (definiti appunto Blue Collar Workers), che hanno compilato il questionario Trust Index sull’analisi di clima aziendale. Così, Johnson & Johnson Italia si è distinta per la cura e l’attenzione al benessere delle proprie persone e per il costante lavoro volto alla creazione di un forte senso di comunità e spirito di squadra nello stabilimento di Latina.

L’inserimento in questa classifica si aggiunge alla certificazione di Great Place To Work Italia ricevuta da Johnson & Johnson Italia, confermandone ulteriormente l’eccellenza dell’ambiente di lavoro e della cultura aziendale. Eccellenza che non riguarda solo l’attenzione ai propri dipendenti, ma anche la produzione. Infatti, il sito di Latina, parte del segmento farmaceutico del Gruppo, Johnson & Johnson Innovative Medicine, continua a essere un polo strategico dell’azienda e punto di riferimento per lo sviluppo economico del Lazio. Già al centro di un piano di investimenti quinquennale di 125 milioni di euro, lo stabilimento prosegue il suo percorso di crescita a ritmo sostenuto, vantando attualmente una capacità produttiva di 4 miliardi di compresse, un valore più che raddoppiato rispetto al 2010. Oggi il sito esporta il 97% della produzione di 97 differenti formule, mobilitando più di 40 milioni di pacchi l’anno.

Grazie alla sua rilevanza, Johnson & Johnson Innovative Medicine è riuscita a creare sinergie positive sull’intera filiera della regione e sulla relativa crescita occupazionale: complessivamente l’azienda attiva forniture di beni e servizi per 64,4 milioni di euro e sostiene 3.655 posti di lavoro nella regione Lazio – secondo un recente studio di The European House – Ambrosetti.

Inoltre, lo stabilimento, nato negli anni ’80, è diventato un punto di riferimento manifatturiero e di packaging per le filiere locali. Solo nell’ultimo quinquennio le principali PMI fornitrici del plant di Latina presenti nel tessuto produttivo del Lazio hanno realizzato una crescita dei ricavi di +27,1% (contro il +5,5% della media delle PMI fornitrici comparabili) e +11,8% di occupati (la media delle PMI fornitrici comparabili si attesta a -1,5%).

Gli investimenti attesi nei prossimi 5 anni avranno un ulteriore impatto sull’occupazione, con +1000 posti di lavoro (+178 occupati diretti, +539 dall’indotto e +283 occupati indiretti) e un incremento della produzione del +25%. Tutto ciò non solo rafforzerà la posizione competitiva dello stabilimento di Latina, ma contribuirà positivamente all’intero ecosistema economico della regione, promuovendo lo sviluppo sostenibile e la crescita a lungo termine.