Risorse Umane, opportunità e competenze a confronto
C’è stato un tempo in cui lavorare nelle Risorse Umane significava soprattutto gestire assunzioni, contratti e adempimenti. Un tempo neanche troppo lontano, a ben pensare.
Oggi invece il comparto HR riguarda tutt’altro, ha più a che fare con la strategia, la cultura aziendale, la gestione del cambiamento, il benessere organizzativo. È capire come le persone lavorano, crescono, si motivano e cosa si aspettano dalle imprese.
Lo si vede in modo chiaro soprattutto nelle grandi città, dove i settori si ibridano, la competizione è alta e le aziende sono costrette a ripensarsi in continuazione.
Milano, con la sua vocazione internazionale, e Roma, con il suo ecosistema in evoluzione tra imprese, istituzioni, sanità, consulenza, sono forse oggi le due piazze che più esprimono questo cambiamento.
In queste realtà, la figura dell’HR Specialist o del HR Business Partner non è più un ruolo di back office, ma il punto di raccordo tra direzione, manager, team, talenti.
Per questo chi desidera entrare nel settore deve pensare a un percorso formativo solido, che non si limiti a trasferire teoria, ma che permetta fin da subito di comprendere come le politiche HR vengono applicate nel reale.
La preparazione è ormai un elemento riconosciuto e richiesto. E non basta piacere alle persone o avere predisposizione alla relazione, servono strumenti, competenze digitali, capacità di lettura dei contesti organizzativi, visione dei processi.
In questa cornice, la formazione gioca il suo ruolo chiave.
I Master risorse umane a Milano o Roma di 24ORE Business School, da anni rappresentano uno dei punti di riferimento più autorevoli, per chi vuole costruire o riposizionare la propria carriera nel mondo delle Risorse Umane.
Ciò che distingue realmente i suoi percorsi è la completezza dei programmi e l’attenzione ai trend attuali, come l’uso dell’AI per la talent acquisition, la people analytics o le nuove forme di valutazione delle competenze.
La caratteristica dominante, però, resta certamente la dimensione immersiva, che porta gli studenti a confrontarsi con case reali, direttori HR, consulenti di sviluppo organizzativo, HR manager di grandi aziende presenti proprio nelle due città.
Milano, con la sua rete di multinazionali, corporate e hub dell’innovazione, diventa laboratorio naturale per imparare a gestire il talento in contesti dinamici.
Roma, con il suo forte ecosistema tra sanità, imprese di servizi, realtà istituzionali e terzo settore, offre invece uno sguardo diverso, complementare, tipico di chi deve governare processi HR che coinvolgono grandi numeri, complessità regolatorie e transizioni culturali profonde.
Nei master Full Time, questa connessione con il mondo del lavoro è ancora più evidente, con project work, testimonianze, laboratori, e soprattutto il periodo di stage, pensato come vero porta d’accesso al mondo del lavoro.
Per chi è già inserito, invece, i percorsi Part Time permettono di aggiornarsi e crescere mantenendo la continuità professionale, lavorando su casi direttamente riconducibili alle proprie organizzazioni.
In entrambi i casi, ciò che si acquisisce è una vera identità professionale.
Scegliere di lavorare nelle Risorse Umane vuol dire, ora più di adesso, occuparsi di ciò che tiene viva un’azienda, le persone.
Significa agire in uno spazio dove la sensibilità si intreccia con l’analisi, la dimensione relazionale incontra la strategia e l’empatia deve essere sostenuta dal metodo.
Per questo formarsi oggi assume un valore particolare, poichè contribuisce a posizionarsi nel cuore della professione, dove si può accompagnare il cambiamento e crescere insieme a questo.

