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Minturno, sport e arti marziali contro il bullismo: studenti del Liceo Alberti a lezione di rispetto

Lo sport come strumento educativo e le arti marziali come scuola di rispetto e autocontrollo: sono stati questi i temi centrali dell’incontro “Lo Sport e le Arti Marziali come deterrente al bullismo”, che si è tenuto nei giorni scorsi presso il Liceo Scientifico Alberti di Minturno.

L’iniziativa, promossa dalla Dirigenza scolastica in collaborazione con la polizia di stato e il Centro Nazionale Sportivo Libertas, ha visto la partecipazione attiva di studenti e atleti, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sul fenomeno del bullismo, in particolare nella sua forma digitale, e sull’importanza dell’inclusione e della solidarietà.

Protagonisti dell’incontro alcuni rappresentanti del Gruppo Sportivo Fiamme Oro della polizia di stato, sezione Canoa di Sabaudia.

Tra loro, l’ispettore e tecnico giovanile Davide Celebrin e Valerio Catoia, atleta di paracanoa e volto noto per il suo impegno nel sociale.

Catoia ha condiviso con i ragazzi la sua esperienza personale come vittima di bullismo online, lanciando un messaggio forte: “Non bisogna avere paura di essere diversi, ma imparare a sostenersi a vicenda”.

Ad arricchire il dibattito è stato anche l’intervento del dottor Fabio Caiazzo, ex campione mondiale di Taekwondo, che ha sottolineato come le arti marziali insegnino non solo la tecnica, ma soprattutto il rispetto per sé stessi e per gli altri.

“Il vero combattimento è contro l’intolleranza e la prepotenza”, ha detto Caiazzo, invitando i giovani a trovare nello sport una via di crescita personale.

L’incontro ha rappresentato un importante momento di riflessione e formazione, testimoniando l’impegno condiviso tra scuola, forze dell’ordine e realtà sportive nella lotta contro ogni forma di discriminazione e violenza tra pari.