Lite armata alle “case Arlecchino”: in carcere un 27enne di Latina
L’arresto è stato eseguito all’alba dalla polizia di stato di Latina, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Latina, Laura Morselli, su richiesta della procura, rappresentata dal pm Valentina Giammaria.
L’indagine era partita lo scorso 11 giugno, dopo una segnalazione al numero di emergenza 112: una donna aveva riferito di una violenta lite tra il giovane e il padre, entrambi armati – lui con una pistola, l’altro con una sciabola –, all’interno dello stabile popolare.
Gli agenti della Squadra Mobile, intervenuti sul posto, avevano effettuato una perquisizione nell’abitazione del 27enne, trovando una pistola semiautomatica modificata nascosta nella lavatrice, tra i panni sporchi.
L’arma, inizialmente classificata come pistola a salve, è risultata perfettamente funzionante e capace di sparare cartucce calibro 7,65 mm, come accertato dalla successiva perizia balistica disposta dalla procura.
La pistola, senza matricola e illegalmente fabbricata, è stata classificata come arma clandestina, e per il giovane sono scattate le accuse di ricettazione e porto illegale di arma clandestina in luogo pubblico. Il gip ha quindi disposto la misura cautelare in carcere.
Durante la perquisizione, gli agenti hanno sequestrato anche un proiettile compatibile con armi da guerra, alcune dosi di marijuana e hashish, e un bilancino di precisione.
Per questi ultimi ritrovamenti, il giovane è stato segnalato alla Prefettura per uso personale di stupefacenti e denunciato per la violazione della normativa in materia di armi.
Le indagini proseguono per ricostruire la provenienza dell’arma e chiarire ulteriori responsabilità.


