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Due anfore antiche “pescate” nel golfo di Gaeta da reti a strascico

Un importante ritrovamento archeologico è stato fatto ieri nelle acque del Golfo di Gaeta. La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Gaeta è stata attivata a seguito della segnalazione di un peschereccio dedito alla pesca a strascico che aveva rinvenuto, accidentalmente, due anfore di grandi dimensioni rimaste impigliate nelle reti.

Le anfore, adagiate sui fianchi dell’imbarcazione e non imbarcabili a bordo a causa dell’ingombro, costituivano un serio rischio per l’integrità del pescato, che rischiava di andare perduto in quanto l’unità non poteva procedere alle consuete operazioni di sbarco.

Immediatamente è stato avviato un coordinamento tra le diverse istituzioni competenti: la Soprintendenza per i Beni Archeologici, il Comune di Gaeta, la Guardia Costiera, insieme ai pratici ed operatori portuali. Grazie a questa sinergia, le operazioni di sbarco sono state eseguite in sicurezza presso il porto pescherecci di Gaeta.

Le due anfore sono state recuperate e messe in sicurezza, mentre il pescato – a seguito del nullaosta rilasciato dal servizio veterinario dell’ASL – è stato regolarmente avviato al mercato ittico per la vendita all’asta, tutelando così il lavoro dei marittimi.