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Lavoro in ore calde, ordinanza non rispettata in agro pontino

 “Ci sono persone che lavorano anche negli orari più caldi. Per questo motivo sto pensando di fare un video, di riprenderle e pubblicarle, in modo tale da segnalare l’accaduto e far comprendere che è pericoloso farlo con questo caldo”. Sono le parole di Gurmukh Singh, presidente della comunità indiana del Lazio, dove ormai dallo scorso 5 giugno è in vigore un’ordinanza firmata dal presidente Francesco Rocca che vieta il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole dalle 12.30 fino alle 16, fino al prossimo 31 agosto.

“Ci stanno arrivando segnalazioni di persone che lavorano in orari non consoni all’ordinanza – gli fa eco Islam Kotb, segretario generale della Fai Cisl di Latina -. Bisogna amplificare i controlli e diffondere maggiormente l’ordinanza. Questo perché, nel nostro territorio, ci sono tantissime aziende, 10.800 quelle censite, ma alcune sono piccole e serve dunque una campagna di divulgazione più attiva. È necessario attivare dei tavoli permanenti nelle prefetture con Asl, Inail, Ispettorato del Lavoro e parti sociali, che si radunino periodicamente per tenere in costante osservazione e studiare nuovi metodi divulgativi”.

“Malgrado l’ordinanza, il messaggio non è chiaro a tutti e non tutti la rispettano al 100%. Un grande territorio significa numerose aziende, ma i controlli sono pochi. Servirebbe una task force ad hoc – aggiunge Kotb della Fai Cisl, poco prima di recarsi ad un incontro insieme alla Filca Cisl convocato dalla Cisl del Lazio, per fare il punto sul tema caldo e ricevere gli ultimi aggiornamenti -. Coglierò questa occasione per segnalare la cosa”, conclude il sindacalista.