Sanità – Uap, la Giorlandino denuncia: “Condannati a morire con il nuovo decreto tariffe”
Nuovo nomenclatore tariffario in materia sanitaria e le gravi problematiche che derivano dalla sua applicazione: di questo, in particolare, si è parlato ieri, presso la Club House di Piazza Montecitorio, nel corso di una conferenza stampa organizzata dall’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata (UAP) al fine proprio di discutere di questa tematica particolarmente sentita dalla categoria.
Il nuovo nomenclatore, infatti, contiene l’elenco delle prestazioni sanitarie essenziali correlate ai LEA (Livelli essenziali di assistenza) e i relativi rimborsi economici per tutte le strutture sanitarie italiane, pubbliche e private accreditate, che erogano servizio pubblico. L’evento, moderato dal Dott. Alessandro Cecchi Paone, ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del mondo politico, sanitario e dello spettacolo.
Gli scopi della Conferenza
“L’obiettivo principale della conferenza – è spiegato in un resoconto stampa – è stato quello di informare i cittadini italiani sulle conseguenze negative del nuovo decreto tariffe, entrato in vigore il 30 dicembre scorso, che rende impossibile l’erogazione dei servizi essenziali e l’abbattimento delle liste di attesa. Lo slogan dell’evento, “Condannati a morire”, riflette la gravità della situazione e l’urgenza di trovare soluzioni.
Le dichiarazioni più significative
Tra gli interventi di maggior rilievo e spessore troviamo innanzitutto quello di Mariastella Giorlandino, Presidente UAP, che ha dichiarato: “La mancanza di dialogo con gli operatori del settore ha generato un blocco prescrittivo dei medici di famiglia e la paralisi del sistema informatico delle prestazioni. Chiediamo trasparenza, legalità e verità per la tutela della categoria pubblica e privata. La tutela delle strutture sanitarie rappresenta la tutela della salute dei cittadini italiani e del settore imprenditoriale sanitario made in Italy.
Ci aspettiamo buon senso da parte del Governo e del Ministro della Salute Schillaci per rivedere le tariffe. Noi non siamo contro il Governo ma si devono correggere gli errori che danneggiano la sanità privata accreditata ma anche il Servizio Sanitario Nazionale, che in alcune regioni andrà ancora più in rosso. Non escludiamo uno sciopero dei privati accreditati, poiché vogliamo erogare una sanità sana e con rimborsi di pochi euro per esami e visite questo non è possibile”.
Alessandro Cecchi Paone, moderatore dell’appuntamento, ha invece affermato: “È fondamentale che i cittadini siano informati delle problematiche che possono emergere sia per gli ospedali pubblici che per quelli privati a causa del nuovo nomenclatore tariffario”. Mons. Vincenzo Paglia: “La salute è un diritto fondamentale e non possiamo permettere che venga compromesso. Maria Grazia Cucinotta: “Sono qui per difendere la salute delle persone fragili e per sostenere la causa dell’UAP. Va garantita la possibilità di fare prevenzione e di accessibilità alle cure per tutti i cittadini, in particolare per quelli fragili”.
Il Sen. Maurizio Gasparri ha nuovamente manifestato la sua vicinanza alla UAP dichiarando di comprendere le preoccupazioni riguardo al nuovo nomenclatore tariffario, e sottolineando che, effettivamente, nonostante l’aumento dei fondi destinati al Servizio Sanitario Nazionale (SSN), le prestazioni offerte ai cittadini spesso risultano deludenti.