Una nuova discarica ad Aprilia. Italia Viva contro la realizzazione deturpa il patrimonio ambientale e paesaggistico
APRILIA – La Regione Lazio sta predisponendo tutto per realizzare la discarica ad Aprilia. Il nuovo insediamento che il consiglio comunale ha deliberatamente contrastato approvando un atto di dichiarazione di notevole interesse pubblico per l’area denominata “campagna romana” esprimendo la volontà politica di tutelare un territorio ritenuto di alto prestigio, per proteggere il “nostro” paesaggio.
L’atto è stato recepito dal Ministero della Cultura che ha deciso non solo di adottarlo ma anche di ampliarne l’estensione territoriale evidentemente perché la richiesta è giudicata più che fondata.
Nella conferenza dei servizi di martedì, il Presidente Rocca e la sua Giunta tramite una nota dell’area rifiuti della Regione Lazio, hanno chiesto di rivedere la perimetrazione del vincolo paesaggistico, chiedendo di stralciare quella parte dove ricadrebbe la richiesta di realizzazione di una discarica, in località Sant’Apollonia appunto.
Sulla decisione si è levata forte la protesta di Italia Viva, ritenendo che tale richiesta sia anomala e inspiegabile perché la Regione non può pretendere una cosa del genere che, con la solita scusa dell’emergenza, si pone in contrapposizione alla decisione del Consiglio Comunale che vuole salvaguardare il proprio territorio e contro il Ministero che ha adottato l’atto ampliandone anche i contenuti.
Si tratta, a giudizio di Vincenzo Giovannini di Italia Viva, un fatto politico gravissimo la possibilità di creare una discarica a Sant’Apollonia verso la quale – chiosa Giovannini – ci opporremo con tutte le nostre forze a questa decisione illogica e inspiegabile.
“Per questo investiremo i nostri rappresentanti in Regione – conclude Giovannini – per proporre un’interrogazione al fine di chiedere spiegazioni di questo atto anomalo di cui la Regione Lazio, presieduta da Rocca, se ne dovrà assumere la responsabilità politica. La Regione ha gli strumenti per individuare un’area e può adottarli senza problemi, quindi lo faccia senza andare ad alterare vincoli e tutele già precostituite per evitare di deturpare il territorio, difeso proprio per evitare danni ambientali”.
FOTO DI REPERTORIO