Integrazione e dialogo culturale il progetto del “Fai Latina” e “Fai ponte fra culture”. Primo incontro il 14 settembre al Circolo Cittadino

LATINA – Un ambizioso progetto lanciato dalla Delegazione FAI di Latina, insieme al gruppo FAI Ponte tra Culture, con l’obiettivo volto ad esplorare le dinamiche dell’immigrazione e dell’emigrazione nel territorio pontino. Sulle ali del successo dell’edizione passata, il nuovo progetto si propone di approfondire le origini e le cause del fenomeno migratorio, creando un vero e proprio ponte tra culture e etnie diverse. Questo progetto contribuirà alla formazione di mediatori culturali, ma anche di promuovere il dialogo e l’integrazione tra le varie comunità presenti sul territorio.

L’obiettivo dell’iniziativa: integrazione culturale, una sorta di dialogo fra culture.

L’iniziativa del FAI mira a facilitare lo scambio interculturale attraverso una serie di incontri con studiosi e esperti che si sono dedicati allo studio delle migrazioni nel territorio pontino, con lo scopo di creare un ambiente di condivisione e comprensione reciproca, affinché le diverse culture possano dialogare e interagire. Un aspetto significativo di questo progetto è la presenza di cittadini di origine straniera, che avranno l’opportunità di trasmettere il patrimonio culturale delle loro comunità d’origine.

Altro aspetto del progetto è la formazione di mediatori artistico-culturali. Questi professionisti giocheranno un ruolo fondamentale nella promozione delle attività del FAI, facilitando il raccordo tra le comunità locali e i nuovi cittadini. Attraverso le competenze apprese, i mediatori saranno in grado di organizzare eventi culturali, laboratori artistici e momenti di confronto, rendendo accessibili temi complessi relativi alle migrazioni.

Il primo incontro di questo nuovo percorso si terrà sabato 14 settembre alle ore 18:00 presso il Circolo Cittadino di Latina con la presentazione del volume “L’Italia e la Guerra Fredda – Esuli dall’Est, una storia di fughe e accoglienza nel Campo profughi di Latina” di Emanuela Gasbarroni. Questo libro, frutto di una intensa ricerca storica, racconta le storie di circa centomila rifugiati che, dal 1957 fino al 1989, trovarono accoglienza presso il Campo profughi “Rossi Longhi” di Latina.

Durante la presentazione saranno proiettate immagini inedite e verranno lette testimonianze toccanti che illustrano le esperienze vissute dai rifugiati. Storie di fuga e accoglienza rappresentano un capitolo fondamentale della storia recente italiana e offrono importanti spunti di riflessione sul concetto di identità e di integrazione.