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Duplice omicidio a Cisterna, il Comune sarà parte civile

Il Comune di Cisterna sarà parte civile nel procedimento sul duplice omicidio di Nicoletta Zomparelli e Renèe Amato, avvenuto nella loro villetta nel quartiere San Valentino, lo scorso 13 febbraio, sul caso indagano i carabinieri. Lo ha deliberato all’unanimità la giunta.

“Nessuna formula risarcitoria potrà restituire una moglie e una figlia, una madre e una sorella a Pino e Desirèe Amato – le parole del sindaco Valentino Mantini – ma è nostro dovere andare fino in fondo in questo procedimento penale, al fianco di una famiglia che è stata stravolta e distrutta dal gesto efferato di un uomo che non ha accettato la fine di una relazione. La nostra comunità continuerà ad essere accanto ai familiari di Nicoletta e Renèe affinché i riflettori non si spengano. Ringrazio l’avvocato Nicodemo Gentile per aver accettato l’incarico di rappresentare il nostro Comune in questa tragica vicenda: Cisterna non è la città dei femminicidi, Cisterna è una comunità accogliente, solidale e che sa includere, Cisterna non è carnefice ma è vittima anch’essa dei tremendi fatti che si sono verificati. Ringrazio anche – ha concluso il sindaco – la dottoressa Monica Sansoni, Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio, che si è messa sin da subito a disposizione e ci ha supportati, così come ringrazio le tante cittadine e i tanti cittadini che hanno offerto il loro aiuto alle famiglie Zomparelli e Amato”.