Borgo Carso contro la centrale biogas originale iniziativa per avere ascolto: la processione della Festa della Madonna dei Campi

BORGO CARSO – Sceglie una forma singolare per opporsi alla realizzazione della centrale biogas il piccolo centro rurale di Borgo Carso, approfitta della processione della Madonna dei Campi. Sul finire dell’estate e mentre gran parte dell’attenzione pubblica è concentrata altrove, scende in piazza appende lenzuoli con slogan di dissenso e chiede ascolto all’amministrazione. Tutto per evitare, in extremis, una centrale a biogas. E’ nata così l’epopea quasi disperata di Borgo Carso, per opporsi con forza alla nuova centrale biogas, un disastro ambientale ed economico in arrivo.

La protesta è andata in scena durante la tradizionale processione motorizzata della Festa della Madonna dei Campi a Borgo Carso e a metterla in atto è stata l’Associazione tuteliAMO Borgo Carso che in questo modo ha espresso il «netto dissenso alla realizzazione della centrale biogas-biometano». Un presidio è stato organizzato presso l’incrocio tra Strada Casal delle Palme e Strada Congiunte, per sensibilizzare la comunità sui rischi legati all’impianto.

La costruzione di questo impianto sarebbe una catastrofe per la nostra comunità. – dicono i promotori del comitato e della protesta – Non solo danneggerà irreparabilmente l’ambiente, ma avrà anche conseguenze devastanti sull’economia locale. Una minaccia al cuore agricolo di Borgo Carso. Non ci sono imprese agricole nella zona in grado di fornire le biomasse necessarie al funzionamento dell’impianto, il che comporterà un significativo aumento del traffico pesante su una strada già fragile. Ci chiediamo – proseguono – cosa  c’è di ‘bio’ se per trasportare le biomasse si aumenta l’inquinamento atmosferico con le emissioni di trattori e camion? Le coltivazioni locali, tra cui kiwi, frutteti, uliveti, e ortaggi, senza contare la produzione di miele, sono a rischio. Le nostre attività agricole, pilastro dell’economia locale, potrebbero subire danni incalcolabili. Inoltre, la presenza di un impianto industriale di 500 metri cubi in una zona a vocazione agricola è semplicemente intollerabile. La nuova centrale biogas non creerà posti di lavoro, ma genererà profitti privati a scapito della comunità, grazie ai finanziamenti del PNRR. I danni, invece, saranno a carico di tutti i residenti di Borgo Carso, Casal delle Palme e Chiesuola. Le nostre proprietà rischiano di perdere valore, rendendo difficile, se non impossibile, venderle.

FOTO DI REPERTORIO