Solo 3.67% aziende di Latina sono iscritte alla rete lavoro agricolo qualità

“In provincia di Latina c’è una percentuale di stranieri che, secondo gli ultimi dati Istat, rappresenta il 9,6% dell’intera popolazione residente, dovuta alla fitta presenza di aziende agricole – alcune delle quali di grandi dimensioni – che realizzano il 43% dell’esportazione alimentare dell’intera regione Lazio. Tuttavia, la rete del lavoro agricolo di qualità, istituita presso l’Inps per selezionare e premiare le imprese agricole che si distinguono per il rispetto delle norme in materia di lavoro e di legislazione sociale, nonché per istituire un link tra il momento preventivo e quello repressivo, rappresenta uno strumento di ancora difficile applicazione. Su circa 6 mila imprese agricole, infatti, solo 220 (poco pù del 3% ndr) hanno proceduto all’iscrizione alla rete”. Sono le parole pronunciate dal nuovo prefetto di Latina Vittoria Ciaramella, intervenuta nel corso dell’audizione di rappresentanti istituzionali, rappresentanti sindacali ed esperti in materia di caporalato nella provincia di Latina tenuta oggi dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati.

“La sfida, pertanto, è quella di dare efficacia a quanto previsto dal legislatore, rendendo nei fatti conveniente per le aziende avere comportamenti virtuosi e rispettare i canoni della legalità”.