Traffico illecito di rifiuti a Terracina, misure cautelari per tre. In carcere 69enne
L’attività di indagine è partita nel 2021 durante normali controlli del territorio nel Comune di Terracina, i militari hanno notato nei pressi della Stazione Ferroviaria in Via Napoli, un’area recintata e delimitata da cancello sul quale era apposto un cartello indicante la dicitura “Centro Recupero Rifiuti”.
All’interno di tale area, di proprietà demaniale e occupata abusivamente, hanno intravisto cumuli di rifiuti pericolosi e non, prevalentemente RAEE e altre tipologie di rifiuti ferrosi, accatastati in maniera promiscua a alla rinfusa, senza alcuna protezione per l’ambiente.
Successivi accertamenti, quali osservazioni e pedinamenti, nonché attività tecnico informatiche, hanno dimostrato che diversi soggetti, quali privati e ditte, in maniera sistematica, conferivano abusivamente diverse tipologie di rifiuti all’interno dell’area.
Sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza in merito al reato di traffico illecito organizzato di rifiuti a carico di tre soggetti i quali, ognuno con un preciso ruolo, gestivano, all’interno dell’area, i rifiuti pericolosi e non, al fine di ricavare materia prima, tipo metalli, come rame, zinco, ottone e ferro i quali venivano venduti sul mercato nero. Il materiale non recuperabile è stato sistematicamente smaltito illecitamente nel circuito dei rifiuti urbani o mediante combustione dei rifiuti.
I reati contestati in concorso tra loro sono attività organizzata di traffico illecito di rifiuti pericolosi (art. 452 quaterdecies C.P.) smaltimento illecito, occupazione suolo pubblico nonché per uno dei soggetti, il reato di falso ideologico. Nella fase di esecuzione dell’ordinanza di applicazione delle misure cautelari personali e delle misure cautelari reali il Nucleo Forestale di Terracina è stato coadiuvato dal N.I.P.A.A.F. di Latina, dai Nuclei Forestali di Latina e Cisterna di Latina nonché da militari della Compagnia Carabinieri di Terracina.