La moglie di Singh, Lovato disse ‘è morto’

 “All’improvviso ho sentito Antonello urlare e nel medesimo istante ho visto mio marito riverso a terra accovacciato su se stesso vicino al macchinario. Ho capito in quell’istante che mio marito era stato trascinato all’interno dell’avvolgi-plastica e poi riversato per terra.

Nell’immediato, Antonello Lovato urlava le frasi ‘è morto, è morto’ mentre mio marito si trovava a terra con l’arto superiore destro tranciato”.

Sono le parole della moglie di Satnam Sigh su quantp accaduto a Cisterna di Latina il 17 giugno scorso. La donna lavorava assieme al marito per l’azienda di Lovato raggiunto oggi dalla misura cautelare in carcere per omicidio.

Le dichiarazioni della donna sono citate nelle 26 pagine di ordinanza.

“Nell’immediatezza ho chiesto a Lovato – afferma nel corso dell’audizione la donna -, di chiamare i soccorsi, ma lui continuava a dire che era morto. Solo dopo aver insistito nella mia richiesta Antonello ha preso un furgone di colore bianco, ha caricato mio marito all’interno dello stesso riponendo l’arto staccato in una cassetta in plastica per poi accompagnarci presso il nostro domicilio. Lovato ha preso in braccio mio marito e lo ha lasciato davanti all’ingresso”.