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Dalla Regione bando da 1,5 milioni per internazionalizzare i vini del Lazio

L’assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio ha pubblicato l’avviso pubblico a sostegno del settore vitivinicolo per realizzazione di progetti finalizzati alla “Promozione sui mercati dei Paesi terzi” per la campagna 2024-2025.

A tale scopo sono stati stanziati oltre 1milione e 500mila euro che saranno unicamente concessi per azioni di promozione e comunicazione realizzate sul mercato esterno all’Unione Europea, tramite presentazione di progetti regionali.

Per la realizzazione di tali obiettivi “saranno finanziati – si legge nella nota della Regione Lazio – progetti che possono avere a oggetto azioni in materia di: relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti vinicoli, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente; la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; la realizzazione di campagne di informazione, in particolare sui regimi di qualità relativi alle denominazioni di origine, alle indicazioni geografiche e alla produzione biologica; realizzazione di studi di mercati nuovi o esistenti, necessari all’ampliamento e al consolidamento degli sbocchi di mercato; studi per valutare i risultati delle attività di informazione e promozione”.

Le imprese possono partecipare singolarmente, oppure in associazione temporanea con altri produttori, o ancora aggregandosi a progetti promossi dalle associazioni vitivinicole. I progetti ammessi al sostegno devono avere durata annuale, le azioni potranno essere svolte a partire dal 16 ottobre 2024 e termine al 15 ottobre 2025.

“Grazie a questo avviso – spiega nella nota l’assessore Righini – intendiamo sostenere e incentivare l’internazionalizzazione delle nostre imprese vitivinicole in territori, al di fuori dei confini europei, spesso inesplorati. Un’opportunità di allargare i mercati di riferimento e soprattutto di far conoscere le nostre eccellenze vitivinicole cercando di colmare un gap in un mercato che in tutti questi anni ha visto il Lazio non competitivo o quanto meno deficitario”.