Radiologo della Asl condannato a quattro anni e un mese dalla Corte d’Appello per violenza sessuale aggravata

LATINA – Quattro anni e trenta giorni di carcere, questa la nuova condanna a carico del radiologo della Asl Roberto De Vita, riconosciuto colpevole di violenza sessuale aggravata nei confronti di alcune pazienti minorenni ed esercizio abusivo della professione. La sentenza è stata emessa dalla Corte di appello di Roma. Al nuovo giudizio d’Appello si è arrivati dopo che a dicembre scorso la Corte di Cassazione aveva accolto il ricorso dei legali del 59enne, gli avvocati annullando la precedente sentenza in appello che aveva inflitto all’uomo quattro anni e due mesi di reclusione. Anche in primo grado, nel processo con rito abbreviato davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Roma Roberto Cappiello le pena era stata la stessa e aveva anche disposto l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, l’interdizione dalla professione per due anni e otto mesi, l’interdizione perpetua da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado nonché da ogni ufficio o servizio in istituzioni pubbliche frequentate prevalentemente da minori. Inoltre, una volta scontata la pena, sarà obbligato a tenere informate le forze dell’ordine sulla propria residenza e su eventuali spostamenti.
Gli accertamenti sul professionista erano iniziati dopo la denuncia di una ragazza minorenne alla quale durante una radiografia alla schiena presso l’ambulatorio Asl di piazza Celli era stato chiesto di spogliarsi completamente e quando era rimasta nuda il radiologo l’aveva palpeggiata sul seno e nelle parti intime. Lei aveva raccontato tutto alla madre e poi aveva presentato una denuncia in Questura spiegando anche di avere avuto la sensazione di essere ripresa con un cellulare. Le verifiche degli investigatori sul telefono cellulare di De Vita avevano confermato quei sospetti: all’interno del dispositivo c’erano infatti le immagini di molte altre pazienti filmate a loro insaputa, 22 in tutto, molte delle quali minorenni.