Infortuni, decessi e malattie professionali, Latina maglia nera nel Lazio. Garullo (Uil): “Numeri che testimoniano l’insicurezza del lavoro in provincia”
LATINA – Il Capoluogo pontino è la seconda provincia del Lazio per numero di decessi, infortuni e malattie professionali. E’ quanto rivelano i dati Inail del primo trimestre 2024 elaborati dalla Uil, che fotografano una situazione tragica ed allarmante: 835 incidenti sul lavoro, 357 malattie professionali, due infortuni mortali.
“Sono numeri – dichiara Luigi Garullo, segretario provinciale della Uil – che testimoniano quanto il lavoro da queste parti sia insicuro e quanto sia ancora elevato il rischio di contrarre una patologia a causa dell’attività lavorativa. Latina, sia per i decessi sia per gli infortuni che per le malattie professionali, dopo Roma, è la provincia con le cifre più elevate”. Nei primi tre mesi del 2024 il Lazio ha già contato 15 morti, 12 decessi a Roma e provincia, uno nella Tuscia e due a Latina. Per quanto riguarda gli incidenti, il dato pontino è più di tre volte superiore a quello di Rieti (265) e quasi il doppio di quello della provincia viterbese (438). A Frosinone sono state 500 le segnalazioni censite dall’Inail mentre a Roma la cifra ha sfondato le settemila unità (7851).
“Un trimestre nero – aggiunge Garullo – che si conclude con l’analisi delle malattie professionali. Se infortuni e decessi sono in lievissimo calo rispetto allo scorso anno (10017 nei primi tre mesi dello scorso anno in tutta la regione, contro i 9889 di questo primo trimestre), le patologie invece contratte sul lavoro per una serie di atti ripetuti nel tempo sono in allarmante crescita: nella nostra provincia erano state 186 tra gennaio e marzo del 2023, nel primo trimestre del 2024 ne abbiamo registrate 181 in più”. Sul territorio pontino sono circa il triplo di quelle registrate a Viterbo (122), e quasi il doppio di quelle censite nell’area reatina (174), mentre la Ciociaria ne ha contate 281 e Roma 558. I numeri regionali a confronto sono impietosi: 1273 malattie professionali nei primi tre mesi del 2023, 1492 nel primo trimestre 2024. “C’è urgente bisogno di regole e controlli stringenti – conclude Garullo – occorrono poi maggiori sanzioni, maggiori controlli e dall’altro lato meccanismi premianti per le aziende virtuose. Come sottolinea il nostro segretario generale, Pierpaolo Bombardieri, è necessario istituire una procura speciale in materia di sicurezza sul lavoro e il reato di omicidio sul lavoro per il mancato rispetto delle norme”.