Accordo per il restauro del faro dell’isola di Zannone. Un edificio storico su un’isola gioiello del territorio
LATINA – Sarà restaurato il faro dell’isola di Zannone. L’intesa siglata in Prefettura tra Parco del Circeo, carabinieri del reparto Biodiversità, Agenzia del demanio e Provveditorato alle opere pubbliche.
Si tratta di un edificio storico e di grande valore incastonato in un’isola che è un gioiello del territorio. Ora il restauro è più vicino e per l’estate del prossimo anno il faro di Zannone e l’approdo sottostante saranno finalmente fruibili. Questo è almeno l’impegno formalmente assunto in un protocollo d’intesa siglato ieri in prefettura tra l’ente Parco nazionale del Circeo, alla presenza della commissaria Emanuela Zappone e del neo direttore Stefano Donati, dell’Agenzia del demanio, dei carabinieri del reparto Biodiversità e del Provveditorato alle opere pubbliche.
“Quando si mettono a posto cose così importanti come i gioielli della nostra provincia ci impegniamo a offrire agli interlocutori un tavolo di confronto. Questo protocollo – ha dichiarato in apertura il prefetto Maurizio Falco – nasce dalla necessità di stare insieme per realizzare velocemente l’obiettivo”. I fondi, pari a circa 500mila euro, arrivano da un finanziamento del Ministero dell’Ambiente legato all’efficientamento energetico che consentirà però un completo restauro della struttura e il suo consolidamento, la rifunzionalizzazione degli spazi interni e anche la messa in sicurezza dell’approdo dell’isolotto.
“Questo progetto – ha spiegato il direttore del Parco, Donati – parte con un presupposto virtuoso: abbattere i passaggi burocratici e creare un coordinamento fra le istituzioni. E’ un progetto che nasce con la finalità di dare un contributo ai cambiamenti climatici, questo è l’intento del finanziamento, ma nel momento in cui si fa un efficientamento di un edificio storico si prevede anche ristrutturazione della struttura. E con l’occasione si interverrà sull’approdo del faro, gravemente ammalorato e oggetto di dissesto, che sarà messo in condizioni di piena sicurezza così da consentire una fruizione autorizzata dal Parco e dai carabinieri forestali, come avviene in tante isole italiane”.
Quanto ai tempi, il rappresentante del Provveditorato alle opere pubbliche, ha stimato che ci vorranno all’incirca tre mesi per la progettazione e altrettanti per gli appalti.