Fermato un uomo per il ferimento del titolare del ristorante “Capitan Vasco”. I dettagli in una nota della Questura

LATINA – Ci sarebbe un sospettato per la rissa sfociata nel ferimento con un coltello del titolare del ristorante “Capitan Vasco”. Gli investigatori della squadra mobile di Latina hanno rapidamente chiuso il cerchio sull’accoltellamento del gestore del ristorante, avvenuto nel pomeriggio di mercoledì 1 maggio al lido di Latina. Hanno fermato ieri un uomo residente a Roma, identificato grazie ad alcune immagini della videosorveglianza e alle testimonianze raccolte dai poliziotti.

Da quanto si apprende l’uomo era nel locale con una comitiva e la discussione è scoppiata al momento di pagare il conto, che per gli avventori era troppo salato. I toni si sono accesi e ne è nato un botta e risposta tra il titolare del ristorante e un uomo che faceva parte del gruppo, che improvvisamente ha afferrato un coltello e lo ha ferito colpendolo all’addome.

In mattinata la Questura di Latina ha emesso una nota in cui vengono riportati ulteriori elementi relativi alle indagini in corso sull’episodio di cronaca.

Nella serata mercoledì 1° maggio gli agenti della Squadra Mobile, in collaborazione con i colleghi di Roma, hanno eseguito d’iniziativa un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un italiano di 31 anni, gravemente indiziato del tentato omicidio commesso in danno del titolare del ristorante “Capitan Vasco” di Foce Verde.

La preliminare attività di indagine ha consentito di appurare come nel tardo pomeriggio la vittima, all’esito di una lite scoppiata per futili motivi con un cliente, sia stata colpita con un’arma da taglio che le ha provocato una profonda ferita all’addome e, per tale motivo, trasportata d’urgenza presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, ove si trova tuttora ricoverata in prognosi riservata.

Gli approfondimenti svolti sulla macchina a bordo della quale si è allontanato il soggetto hanno consentito di concentrare l’attenzione su di un italiano di 31 anni residente a Roma, riconosciuto poi nel corso dell’individuazione fotografica effettuata da alcuni testimoni presenti al momento del fatto.

Gli investigatori, immediatamente messisi alla ricerca del sospettato, hanno prima fatto accesso all’interno della sua abitazione senza trovarlo, rintracciandolo poco dopo in una via limitrofa con ai piedi le scarpe indossate al momento del fatto. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito altresì di rinvenire il pantalone e la camicia immortalati dalle telecamere di videosorveglianza del ristorante, mentre all’interno della macchina utilizzata per la fuga sono state repertate due salviette intrise di presumibile sostanza ematica.

Sulla base degli elementi raccolti, quindi, gli agenti hanno proceduto d’iniziativa al fermo del 31 enne con contestuale traduzione in carcere, trasmettendo gli atti alla Procura della Repubblica di Roma per le successive valutazioni in ordine alla convalida del provvedimento.

Si ricorda che, essendo il procedimento nella fase delle indagini preliminari, vige la presunzione di innocenza per l’indagato