* PRIMO PIANOCronaca

Aumentano nel Lazio gli infortuni sul lavoro, Latina in controtendenza

Nel Lazio nei primi due mesi del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, gli infortuni sul luogo di lavoro sono aumentati del 7 per cento e sono cresciuti dell’8 per cento quelli che avvengono nel percorso da casa al luogo di lavoro. In calo, invece, nel pontino dove nel periodo, gli infortuni sono stati 531. Nell’intera regione il 77,5 per cento degli infortuni si è verificato nel macro settore dell’industria e dei servizi. È quanto emerso in occasione degli Stati generali per la salute e sicurezza sul lavoro organizzato dalla Cgil di Roma e del Lazio e a cui hanno partecipato anche gli esponenti della Uil di Roma e Lazio. A fronte dei 4.832 infortuni verificatisi nei primi due mesi del 2024 nel settore dell’industria e dei servizi, corrispondono 118 incidenti in agricoltura e 1.278 nella pubblica amministrazione. Guardando allo stesso periodo del 2023 gli infortuni erano: 4.621 nell’industria e servizi, 124 in agricoltura e 1.092 nella pubblica amministrazione. Rispetto al primo bimestre 2023 inoltre sono aumentati significativamente gli infortuni nella fascia di età 20-24 anni (+36,2 per cento) e sugli over 70 (+42,9 per cento). L’aumento degli infortuni è trainato dalla componente maschile dove si registra un aumento dell’11 per cento rispetto ai primi mesi del 2023.

Su base provinciale è Roma il territorio più esteso e quindi con il numero maggiore di incidenti sul luogo di lavoro (4.961 nel primo bimestre 2024 a fronte dei 4.610 nello stesso periodo del 2023). Segue Latina con 531 infortuni nel 2024, in calo rispetto ai 610 dell’anno precedente. E ancora: Frosinone con 285 (erano 288 lo scorso anno), Viterbo con 269 registra l’incremento percentile maggiore (+102,3 per cento a fronte dei 133 incidenti del 2023), e infine Rieti in calo con 182 sinistri sul lavoro a fronte dei 186 dello scorso anno. “Bisogna fermare la strage, non si può morire lavorando”, ha detto il segretario della Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola. “I dati del 2024 sono impietosi. Nella nostra Regione nei primi due mesi – ha aggiunto – sono già oltre 6 mila gli infortuni e sono raddoppiate le morti”. Per il segretario della Cgil di Roma e Lazio “serve sicurezza, servono controlli e serve soprattutto un impegno da parte di tutti – ha detto Di Cola -. Chiediamo l’applicazione e l’estensione delle regole che abbiamo condiviso nel protocollo del Giubileo, aumentare il coordinamento con tutte le forze ispettive, di aver un piano straordinario di assunzioni per permettere al pubblico di fare il suo dovere e di investire in formazione e di investire nella regolarità contributiva, nell’applicazione dei contratti e nella qualificazione delle imprese”.

Agli Stati generali è intervenuto anche il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, che ha annunciato per il 12 aprile un tavolo dedicato alla sicurezza sui luoghi di lavoro e ha spiegato: “La prefettura pone moltissima attenzione a quella che è la sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono stati stipulati dei protocolli, vengono convocati dei tavoli. La sicurezza sul lavoro però si raggiunge innanzitutto con la legalità perché la legalità fa sì che ai cantieri accedano delle persone conosciute e preparate”. Oggi quindi è stata illustrata la piattaforma del sindacato per contrastare gli infortuni sul lavoro: si tratta di un documento di una ventina di pagine in cui si evidenziano, tra le altre cose, la necessità di maggiori risorse sul tema, il rafforzamento delle figure di vigilanza, il riconoscimento di punteggi di merito alle imprese virtuose. “Oggi la invieremo alla Regione Lazio – ha concluso Di Cola – perché è fondamentale che ci sia un impegno delle istituzioni. Giovedì poi sciopereremo perché non ci convincono le scelte del Governo nazionale e della Regione Lazio”.