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Era l’incubo delle ex fidanzate: sorveglianza speciale per 44enne di Fondi

Gli agenti di polizia hanno notificato a un 44enne di Fondi la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di anni due.

L’uomo, già gravato da piccoli precedenti giudiziari e con un passato caratterizzato da abuso di alcol e droga, aveva riservato a parenti e fidanzate, ripetute esplosioni di violenza, con cadenze sempre più ravvicinate, costringendo le vittime a richiedere continuamente l’intervento delle forze dell’ordine.

Nonostante denunciato da sue due ex fidanzate per i suoi atteggiamenti violenti e persecutori, e benché ristretto per un anno e mezzo in carcere, ha continuato a reiterare le proprie condotte appena tornato in libertà, mostrandosi aggressivo anche di fronte medici, polizia e carabinieri ed altri rappresentanti delle istituzioni.

Dotato di un’apparente carenza di empatia, ha sempre stentato ad accettare la rottura di relazioni sentimentali tortuose, logorate dalle sue stesse condotte possessive ed inquietanti, inoltre la ricorrente ricerca di riavvicinamento, le esplosioni di violenza nei rapporti di coppia e nell’ambito della sua famiglia di origine con continue pretese di denaro, hanno evocato copioni oggi più che mai allarmanti. 

Minacciare, picchiare, perseguitare, spaccare tutto, sembrava diventato un imperativo.

Questi i motivi che hanno portato il personale del commissariato di Fondi a formulare al Questore di Latina la richiesta di applicazione della sorveglianza speciale della pubblica sicurezza per la durata di due anni, ragioni che accolte ed elaborate dalla Divisione Anticrimine della Questura di Latina hanno convinto i giudici del tribunale di Roma, Sezione Misure di Prevenzione, circa la necessità dell’irrogazione di quanto richiesto, confidando che possa fungere da deterrente idoneo ad attenuare la sua inclinazione violenta.

La misura di prevenzione è stata altresì corredata da ulteriori prescrizioni specifiche rispetto alle necessità del caso, difatti il soggetto non potrà avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalle persone offese, ivi compresi i luoghi di lavoro, non potrà comunicare con loro in alcun modo, tantomeno telematico, dovrà rincasare la sera non più tardi delle ore 21.30 e non potrà uscire sino alle ore 6.30 del mattino.