Latina; Furti, blitz delle volanti della polizia e tre cileni finiscono in manette, uno aveva ancora la cassaforte in mano
LATINA – Tre cittadini di nazionalità cilena arrestati nell’operazione lampo di ieri condotta a Latina dalla polizia. Hanno rispettivamente 25,26 e 31 anni e sono ritenuti responsabili fra loro di rapina, furto in abitazione, danneggiamento e possesso di attrezzi e arnesi da scasso, quali grimaldelli e chiavi alterate.
Nella mattinata del 28 settembre un uomo aveva segnalato che alla questura che, tramite il sistema di allarme e videosorveglianza della sua abitazione, si era accorto della presenza di estranei in casa, in via Isonzo. Così in pochi istanti i poliziotti della squadra mobile e delle volanti hanno raggiunto l’indirizzo segnalato, in tempo per intercettare due individui. Uno di loro aveva una cassaforte a muro sotto il braccio e stava salendo insieme al complice a bordo di una Jeep Renegade condotta da una donna. Hanno cercato la via di fuga ma una volante e un’auto civetta della squadra mobile si sono messe all’inseguimento del veicolo.
La fuga è teminata dopo poche centinaia di metri, all’altezza della rotonda di via Polusca. La Jeep è stata bloccata e gli occupanti hanno prima lanciato la cassaforte sulla strada con l’intento di bloccare la marcia delle auto della polizia, poi hanno speronato l’auto di servizio che nel frattempo aveva sbarrato loro la strada. Gli agenti sono riusciti a bloccare due persone, mentre il terzo complice ha cercato di dileguarsi a piedi ma è stato anche lui raggiunto dalla squadra mobile e arrestato. All’interno della Jeep i poliziotti hanno trovato ulteriore refurtiva, frutto di un secondo furto commesso poco prima in un’abitazione della zona, altri oggetti su cui sono tuttora in corso accertamenti e poi arnesi da scasso, guanti e chiavi alterate.
In seguito alla formalizzazione delle denunce, parte della refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari. Dopo le formalità di rito i due uomini sono stati condotti presso la casa circondariale di Frosinone mentre la donna è stata associata alla casa circondariale di Roma – Rebibbia.