Al ‘Centenario dell’Aeronautica italiana’ anche un pilota d’eccezione, Dan Friedkin, proprietario del Club Giallorosso
PRATICA DI MARE – Un pilota d’eccezione ha preso parte alle perfomarce di ieri pomeriggio per il centenario dell’Aeronautica svolte a Pratica di Mare: si tratta del presidente della Roma, l’imprenditore americano Dan Friedkin.
Friedkin ha preso parte allo spettacolo con un aereo d’epoca.
Ad annunciarlo con un “tweet” è stata la stessa Aeronautica militare: «Per tanti è il presidente della Roma ma Dan Friedkin è un grande appassionato di aerei e vola a Pratica di Mare con l’Horsemen Flight Team, unica pattuglia al mondo su P-51 Mustang, aereo in servizio in fino al 1960.
Particolare che ha sollevato qualche interrogativo, la presenza sul velivolo pilotato dal presidente della Roma sono apparse alcune svastiche naziste. Nella foto di Friedkin a bordo del velivolo scattata nel corso della storica celebrazione del 100° anniversario dell’Aeronautica Militare italiana per l’evento “Escape Life’s Gravity” su una parte del velivolo apparivano i simboli delle SS.
Niente paura le svastiche naziste attaccate sull’aereo di Dan Friedkin hanno un significato ben preciso. Si tratta dei classici simboli di missione, noti anche come marchi di missione, o segni di uccisione. Comunemente noti come “kill scores”. Si tratta semplicemente di piccoli simboli dipinti sui lati degli aerei, solitamente vicino alla cabina di pilotaggio o al muso, che vengono utilizzati per mostrare i successi degli equipaggi che avevano pilotato quel particolare aereo. Durante la seconda guerra mondiale, questi segni o simboli, venivano attaccati sull’aereo direttamente dai piloti. Di cosa si tratta? Ogni simbolo aveva un suo significato. In questo caso, le 24 svastiche che vediamo sull’aereo di Friedkin, seguendo la linea dei simboli di missione, le troviamo al punto 15 e 16 e sono indicate in questo modo: “Uccisione di aerei tedeschi”. Ogni svastica rappresenta dunque un aereo tedesco abbattuto durante la guerra. I simboli delle missioni furono usati da tutti i paesi alleati che parteciparono alla guerra. I piloti da caccia iniziarono ad applicare sui propri aerei dei segni, ‘Victory Markings’ o ‘Kill Scores’, dunque proprio per simboleggiare gli avversari abbattuti durante un conflitto. L’aereo su cui si è fatto fotografare oggi Friedkin nasceva come velivolo acrobatico ma ha anch’esso preso parte alla guerra e dunque partecipato al conflitto. Stando dunque alle indicazioni dei simboli, questo aereo ha abbattuto 24 velivoli tedeschi.