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Omicidio di Nadia Bergamini, il P.M. chiede l’ergastolo per Zappalà

LATINA – Era stato accusato di aver ucciso la suocera, Nadia Bergamini,  di 70 anni, nel gennaio del 2022 in un appartamento di via Casorati a Latina vicino al centro Morbella. Oggi davanti ai giudici della Corte d’Assise, presidente Gian Luca Soana, il pubblico ministero Marco Giancristofaro, titolare dell’inchiesta, nel corso della sua requisitoria ha chiesto, per l’imputato Antonino Salvatore Zappalà, il carcere a vita. Il 46enne imputato, è intervenuto prima del P. M., ammettendo i fatti, ma ha sostenuto che non voleva uccidere la donna e ha chiesto perdono. Per il magistrato, invece, “È stata un’azione molto cruenta”.

Nadia Bergamini era stata colpita da pugni e schiaffi mentre era in casa con l’uomo ed era morta alcune ore dopo l’arrivo in ospedale al Santa Maria Goretti. Il movente sarebbe stato riconducibile ad una lite per motivi domestici. “Gli ha dato molti colpi in parti vitali del corpo” ha aggiunto il Pubblico Ministero.

Il processo è stato rinviato al 13 giugno quando si dovrebbe concludere e non è escluso anche che venga emessa la sentenza.